UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“Un tempo per… Come la vita interroga l’IRC”

Il 18 e 19 marzo 2024, a Loreto, un corso di formazione regionale per gli insegnanti di religione delle Marche
2 Aprile 2024

Lunedì 18 e martedì 19 marzo 2024 i docenti di religione marchigiani, formatori diocesani, si sono ritrovati a Loreto, presso l’hotel San Francesco, per partecipare al corso di formazione regionale dal tema “Un tempo per… Come la vita interroga l’IRC”. Due giornate all’insegna di un attento e proficuo ascolto, e partecipazione attiva, alle relazioni dei professori intervenuti.

Dopo il saluto iniziale del direttore regionale dell’Ufficio IRC  delle Marche, dott. Franco Marini, ha avuto inizio l’intervento del professor Sergio Cicatelli, stimolando nei docenti una riflessione sulla cura dell’altro a partire da alcune provocazioni esistenziali presenti nel testo del Qoèlet. A seguire una prima relazione del professor Luciano Pace, dal titolo “Aver cura nell’istruire. Gli atteggiamenti educativi nelle relazioni scolastiche”, nella quale è stato suggerito il recupero di alcuni atteggiamenti virtuosi nell’arte dell’insegnare per rendere educativa la relazione di cura scolastica orientata all’istruzione.

Nel primo pomeriggio la professoressa Cristina Carnevale, in collegamento online, ha presentato il senso e l’articolazione dei laboratori pomeridiani. I docenti, divisi per ordine di scuola, hanno sviluppato le tracce elaborate per “trovare” insieme nuove vie per “prendersi cura” dell’umano coinvolto nell’insegnamento della religione cattolica, come si legge nel titolo “la vita interroga l’IRC”. La vita umana, in effetti, interroga l’IRC da diversi punti di vista, gli alunni, con il loro carico di vissuto, chiedono “un tempo per” comprendere la loro condizione esistenziale, le loro relazioni, i valori, il misterioso destino, e il docente di religione deve saper cogliere le domande “nude” e leggere alcune espressioni e comportamenti spiazzanti degli alunni. Occorre affiancare i ragazzi e prendersi cura, dal punto di vista pedagogico, come emerso nella relazione del prof Pace “Gli atteggiamenti educativi nelle relazioni scolastiche”.

Nella seconda giornata del corso i lavori hanno avuto inizio con il secondo intervento del professor Pace, “Aver cura nell’istruire. Suggerimenti didattici per insegnanti di religione cattolica”, nel quale sono stati indicati alcuni mediatori digitali che possono fare da supporto all’apprendimento e all’insegnamento durante l’IRC. In seguito i docenti hanno partecipato alla terza ed ultima relazione del corso, il professor Impellizzeri don Vito, ha sviluppato il tema dei “Processi di prossimità scolastica: una rilettura del buon samaritano per l’IdR”, è stato messo in evidenza cosa vuol dire farsi prossimo dell’altro ed educare all’umano. Il corso si è concluso con la restituzione dei lavori di gruppo nel tardo pomeriggio del martedì. La formazione aiuta a rimettere in moto le nostre risorse, il nostro essere insegnanti di religione, il nostro slancio ideale. Credo che queste due giornate siano state un aiuto a raggiungere l’intento. Buon lavoro!

Michela Festino