UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La Fism ricorda Trani, servizio all’educazione

La morte del presidente della Federazione di Roma all’età di 81 anni. «Figura di mediatore, espressione alta di generosità»
18 Marzo 2024

«Nella strada che porta la Federazione italiana scuole materne (Fism) verso il cinquantenario c’è il ricordo, l’identità e la presenza delle scuole dell’infanzia in Italia, che affondano le radici nelle tradizioni e nella storia di un sistema pedagogico importante, ma c’è anche la tristezza per la perdita, nei giorni scorsi, di una delle persone che tra tanti ha dato un volto e ha rappresentato l’espressione più alta di generosità e di servizio verso la scuola, in particolare per i bambini»: Così dalla Fism ricordano Antonio Trani, presidente della Federazione romana, presidente regionale per il Lazio, già segretario aggiunto della Fism nazionale.

Nato a Fondi, in provincia di Latina, nel 1943 e romano d’adozione, laureato in sociologia alla Sapienza di Roma, sposato con Giuliana, era padre di due figli, Valeria e Mario. «Chi ha conosciuto Antonio Trani - afferma Dario Cangialosi dalla Federazione non potrà che ricordarne la poliedricità e la complessità di un uomo carismatico, che fino alla fine non si è risparmiato nel portare avanti l’idea di una scuola moderna, europea e libera. Gli anni precedenti alla parità e quelli che vennero subito dopo la Legge Berlinguer non sono stati facili. La società non era ben disposta ad accettare il riconoscimento di servizio pubblico delle scuole non statali che nell’ipotesi migliore venivano considerate come ospiti indesiderate del sistema d’istruzione o addirittura mal digerite».

Trani però «era paziente, sapeva attendere il tempo giusto. La sua abilità nel muoversi nelle stanze del Ministero della Pubblica Istruzione - prosegue Cangialosi - non era comune. Le qualità di uomo di mediazione le apprezzai anche quando mi trovai con lui a far parte della delegazione nei tavoli sindacali per i rinnovi del contratto Fism. Non c’è Federazione provinciale e regionale che lui non abbia visitato, sostenuto e incoraggiato: di ciascuna conosceva volti, numeri e la storia».

Roma Sette, 17 marzo 2024