UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Servizio di aiuto allo studio, l’impegno all’Aurelio

L’esperienza condotta dalle parrocchie romane di S. Giuseppe Cottolengo e Sant’Ambrogio. Oltre trenta i ragazzi, con insegnanti volontari
26 Febbraio 2024

«Non si tratta semplicemente di mettere una toppa ma di intervenire con una visione più ampia per favorire un riscatto culturale di persone che altrimenti nella vita avrebbero molte meno opportunità». Le parole di don Giacomo Pavanello, parroco di San Giuseppe Cottolengo e amministratore parrocchiale della vicina Sant’Ambrogio, ben sintetizzano l’importanza del servizio di aiuto allo studio attivo da circa 8 anni nella parrocchia di Valle Aurelia

Aperto due pomeriggi a settimana, il doposcuola accoglie 25 ragazzi delle medie e del triennio superiore di diverse nazionalità: italiani, peruviani, ucraini e filippini. A guidare il servizio una dozzina di volontari, tra i quali insegnanti in pensione come Chiara Cremonesi, che ha insegnato matematica e scienze alle medie. «L’obiettivo è quello che i ragazzi vadano a scuola con i compiti svolti così i professori si accorgono che qualcosa sta cambiando – racconta –. A volte andiamo a parlare coi docenti se i genitori non comprendono l’italiano». I doposcuola aiutano anche i ragazzi a orientarsi nel percorso scolastico, indirizzandoli verso la scuola superiore più adatta, per evitare che una scelta sbagliata spalanchi le porte all’abbandono scolastico. Argomento al centro del convegno “Povertà educativa e comunità educante. Complessità e tracce di lavoro possibili” promosso dall’Ufficio Scuola della diocesi di Roma, dall’Istituto superiore di scienze religiose Ecclesia Mater e dalla Caritas di Roma per giovedì 29, dalle 9, al Seminario Maggiore.

Da un anno il servizio di doposcuola è stato attivato anche a Sant’Ambrogio, con un primo gruppo di 8 ragazzi e 4 volontari. Tra la Pineta Sacchetti e Primavalle il doposcuola della parrocchia di San Filippo Neri è nato tre anni fa per iniziativa di don Massimo Cunsolo. Negli anni il progetto è cresciuto fino a raggiungere gli 80 ragazzi attualmente iscritti. «È aperto tutti i giorni – spiega – . I ragazzi, che frequentano elementari, medie e superiori, sono aiutati da una sessantina di volontari, tra cui insegnanti in pensione, universitari e liceali del liceo classico Lucio Anneo Seneca e dello scientifico San Giovanni Battista. Questi ultimi, in particolare, partecipano al progetto nell’ambito dei Pcto (ex alternanza scuola-lavoro). L’esperienza del doposcuola è arricchente sia per chi è aiutato che per chi aiuta che in alcuni casi si è riavvicinato alla fede».

Roberta Pumpo

Roma Sette, 25 febbraio 2024