UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La crisi rigenera ogni comunità educante

A Modena la Fism conta su 31 nidi che accolgono bambini dai 12 mesi per un totale di 46 sezioni e 769 alunni. Tutta la comunità chiamata alla cura
29 Gennaio 2024

«Pregate sempre per me, perché io abbia il coraggio di rimanere in crisi» è questo l’inizio della riflessione dell’arcivescovo Erio Castellucci nel suo libro “Benedetta Crisi” (Piemme, 2022) che riprende l’intenzione paradossale esplicitata da Papa Francesco nel Natale 2020 e diviene richiesta ripetuta. Un incipit che avvia una riflessione sulle opportunità che una crisi personale, sociale, comunitaria nasconde in sé fino a delineare una spiritualità della crisi. Nelle bellissime pagine del libro che si leggono seguendo un filo logico non solo del tempo storico, ma anche del tempo della Chiesa e di ciascuno di noi, è possibile ritrovare “il senso della crisi”.

La possibilità che le crisi siano benedette e che ci sia un senso nella crisi ha accompagnato una riflessione più ampia della Federazione italiana Scuole materne di ispirazione cristiana (Fism) e delle scuole associate. Tanti i fattori che, negli ultimi anni hanno innescato una crisi nel sistema delle scuole dell’Infanzia: denatalità, della povertà educativa ed economica, saturazione dell’offerta formativa per la fascia 3-6 anni derivante dalla proposta del Sistema educativo e scolastico che, soprattutto nella nostra regione e nel territorio modenese copriva il 100% delle richieste.

Il drastico e costante calo delle nascite ha quindi prodotto un surplus di posti disponibili sulla fascia 3-6 anni che ha destato preoccupazione per la sostenibilità soprattutto delle scuole paritarie. Ma, come ben descritto nel sopraccitato libro, la capacità di tutti gli operatori delle scuole Fism e delle comunità professionali esistenti ha innescato processi virtuosi di ascolto, analisi dei nuovi bisogni, confronto e condivisione del lavoro in rete e per la rete. Tutto ciò ha favorito negli ultimi due anni un pensiero generativo e rigenerativo: per essere fedeli a quanto le fondatrici e i fondatori delle nostre opere educative hanno realizzato è necessario un cambiamento ed un miglioramento.

Per molte scuole è stata quindi l’occasione per riflettere, lasciarsi interrogare, riorganizzare il proprio lavoro, rifondare il mandato educativo, riscoprire uno stile umile ed accogliente. Si è così maturata la consapevolezza che ampliare l’offerta educativa e formativa per la fascia 0-3 anni rappresenta un‘opportunità non un limite e neanche un ripiego. Fino a pochi anni fa solo 20 scuole sulle 69 associate avevano attivato un nido d’infanzia. Negli ultimi anni invece altre 11 scuole hanno attivato un Nido aggregato in grado di accogliere bambini e bambine dai 9 ai 36 mesi e creando di fatto Poli educativi 0-6 anni. A oggi la Fism conta su: 31 nidi associati che accolgono bambini dai 12 mesi (molti anche dai 9 mesi), per un totale di 46 sezioni e 769 bambini. Numeri destinati a crescere perché il processo non si è ancora concluso.

La nuova configurazione dell’offerta educativa 0-6 anni si inserisce a pieno titolo nel Sistema integrato di educazione ed istruzione, contribuisce alla formazione dei bambini e garantisce vicinanza alle famiglie. Inoltre, si crea lavoro e si rendono sostenibili le opere educative nelle comunità.

Alla luce del percorso fin qui svolto possiamo dire: benedetta crisi se benedetta è la comunità che è in grado di vederla, sostenerla e prendersene cura.

Barbara Lombardi, responsabile coordinamento pedagogico Fism Modena

Nostro Tempo, 28 gennaio 2024