UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Giornata della Memoria: è decisivo educare i ragazzi ai temi della coscienza e della libertà

L’esperienza dei Licei salesiani di Lecco
26 Gennaio 2024

Caro Direttore, da alcuni anni – come sai – all’attività giornalistica che continuo a svolgere, ho affiancato l’impegno di insegnante di Storia in due licei salesiani di Lecco. Ebbene, se oso chiederti ospitalità sul giornale, è solo per condividere con i lettori un’esperienza concreta, relativamente alla Giornata della memoria, che forse può generare interrogativi non banali.

L’appuntamento annuale del 27 gennaio, infatti, può essere vissuto come una stanca e vuota liturgia laica. Ma può, al contrario, diventare un’occasione preziosa per provare a entrare nelle pieghe della storia, lasciandosi interpellare dal passato e dirottare le domande sull’oggi. Ebbene: insieme con la collega Michelle Crippa e col sostegno convinto della dirigente, suor Marilisa Miotti, nel nostro Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco abbiamo deciso di coinvolgere le classi Quarta e Quinta del Liceo delle Scienze umane (opzione economico- sociale) in un “compito di realtà”, realizzando una mostra, che abbiamo titolato “Il bene all’inferno. Storie d’amore nei lager durante l’Olocausto”.

Siamo partiti affidando ai ragazzi una provocazione: com’è stato possibile che anche nei campi di concentramento nazisti – icona del periodo più buio del XX secolo – ci siano stati donne e uomini che si sono innamorati o che hanno continuato la loro “love stories” dietro il filo spinato? Vari documenti (biografie, testi, foto, video...) attestano che, pur sapendo di correre rischi terribili, un pugno di donne e uomini coraggiosi non hanno smesso di amarsi. Persino con kapò nazista da una parte e ragazza ebrea dall’altra. Alcune di queste storie hanno conosciuto un “happy end” fatto di libertà e amore pieno; altre sono finite male, con i protagonisti uccisi e un sogno brutalmente interrotto (la collega Francesca Paci oggi si collegherà in video per raccontarci la vicenda di Edek e Mala, cui ha dedicato il bel libro “ Un amore ad Auschwitz”). Ma, in ogni caso, tutte queste vite testimoniano l’irriducibile desiderio di amore e speranza che ogni uomo porta in sé e che nessuna catena può imprigionare.

Indagando le storie di questi personaggi, pur lontani nel tempo e nello spazio, gli studenti sono stati penetrati da interrogativi con cui, forse, mai prima d’ora si erano misurati: io, cosa avrei fatto? Un fatto è certo: grazie a questo tipo di lavoro i ragazzi hanno compreso, una volta di più, che la Storia non è una mera successione di eventi per lo più tragici, oppure un flusso di fenomeni governati solo dalla sete di potere politico o dall’economia, bensì il terreno nel quale l’uomo mette in gioco la sua libertà e i suoi ideali. Ed è costantemente chiamato a scegliere fra bene e male.

Per formare ragazzi che domani siano autentici change-maker, educare ai temi della coscienza e della libertà è assolutamente decisivo. Poiché non c’è cambiamento nella società e nel mondo che non parta dal cuore dell’uomo.

Gerolamo Fazzini

Avvenire, 26 gennaio 2024

È possibile visionare virtualmente la mostra a questo link https://www.imalecco.it/mostra-ima/