UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Pellegrinaggi pedagogici sulle orme di tre testimoni

Una proposta della FISM per riscoprire le sorelle Rosa e Carolina Agazzi, Maria Montessori, Don Lorenzo Milani
18 Ottobre 2023

Nell’ambito delle proposte di formazione per le proprie insegnanti, Fism ha progettato per l’anno scolastico 2023/2024 la realizzazione di tre pellegrinaggi pedagogici, dedicati a grandi figure della pedagogia italiana, testimoni di un rinnovamento educativo: le sorelle Rosa e Carolina Agazzi, Maria Montessori, don Lorenzo Milani. Si tratta di itinerari formativi che attingono alla ricerca delle radici del passato, per rispondere alle sfide educative del presente. Il senso di questi pellegrinaggi pedagogici è proprio quello di mettersi sulle orme di alcune tra le figure più importanti, portandosi nei luoghi che ne hanno accolto la storia e che ancora oggi ne narrano l’opera educativa. Mettersi in cammino, raccogliendo le tracce di un’eredità di pensiero, di metodo, di pratica rappresenta un’esperienza educativa dal grande valore autoformativo e di rafforzamento del senso di comunità.

Il primo pellegrinaggio, intitolato “Alla scuola delle sorelle Agazzi”, è in programma per sabato 11 novembre 2023. L’evento è organizzato in collaborazione con il Cespefi (Centro studi di pedagogia della famiglie e dell’infanzia – Università Cattolica) e condurrà le insegnanti nella città di Brescia, precisamente a Mompiano, per incontrare il pensiero, la vita, le opere delle sorelle Agazzi e di Piero Pasquali, custoditi con cura presso il Mupa (Museo Pasquali Agazzi).

L’esperienza educativa agazziana costituisce un emblematico connubio tra visione dell’infanzia e innovazione pedagogica. La forza e l’attualità del metodo agazziano risiedono proprio nella capacità di ripensare la scuola dell’infanzia mettendo al centro il bambino nella sua totalità (corporea, cognitiva, emotiva, mora-le), promuovendo quindi un’educazione capace di valorizzare l’esperienza vitale, i sensi e gli affetti dei bambini e delle bambine, rispondendo al bisogno naturale di agire, trasformare le cose, ma anche condividere. Ha ancora tanto da dire oggi l’immagine agazziana del bambino come “germe vitale”, di cui è importante valorizzare la spontaneità e la capacità partecipativa, superando approcci passivizzanti o comunque eccessivamente preordinati dagli adulti.

Monica Amadini, ordinaria di Pedagogia generale Università Cattolica, sede di Brescia

Avvenire, 17 ottobre 2023