UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Il traguardo? Far star bene il bambino

Riflessioni a partire dal patto di corresponsabilità educativa
14 Febbraio 2023

Nelle scuole dell’infanzia paritaria Fism il patto di corresponsabilità educativa ha rappresentato un documento che ha dato ufficialità alla cura che, da sempre, le scuole hanno praticato nel cercare collaborazione e condivisione nel rapporto relazionale con le famiglie. L’autorizzazione del patto ha radici all’art. 30, 33, 34 della Costituzione Italiana in quanto viene assegnata a famiglia e scuola il compito di istruire ed educare. Esso trova realizzazione nel DPR 24 giugno 1998 n. 249 modificato dal DPR 235 del 21 novembre 2007 art.5-bis, che introduce “Il Patto di corresponsabilità educativa”.

Lo scopo è quello di definire in maniera dettagliata e condivisa i diritti e i doveri nel rapporto tra famiglia- scuola- studenti. In prima applicazione era pensato per le scuole superiori e successivamente esteso alla scuola dell’infanzia. Ogni scuola in virtù dell’autonomia scolastica redige un proprio patto in base al contesto socio culturale in cui è collocata la scuola stessa tenendo presenti i cambiamenti del concetto di famiglia, i contenuti insiti nelle disposizioni ministeriali e, per le nostre scuole Fism, essendo scuole cattoliche o/e di ispirazione cristiana, soprattutto i valori derivanti dal Vangelo. Il “Patto” è anche un fatto contrattuale in quanto ne viene richiesta la sottoscrizione da parte di ciascun genitore (o affidatario) finalizzato all’assunzione di impegni precisi.

La scuola, nel dichiarare la motivazione delle scelte educative, deve descrivere l’iter formativo del bambino durante il quale si intrecciano i “saperi”, i processi cognitivi-relazionali che valorizzano il bambino stesso e il suo successo. Quali traguardi garantisce la scuola in termini di apprendimento e dello “star bene” del bambino? Ciascuna scuola redige un Piano triennale dell’offerta formativa dal quale trae gli aspetti più significativi per impegnarsi con la famiglia nelle aree che meglio descrivono la qualità del servizio erogato, avendo presente il contesto territoriale e sociale.

Ciascuna scuola ha presente la complessità del periodo storico che stiamo attraversando caratterizzato da profonde e contrastanti trasformazioni. È consapevole del mutamento delle famiglie ma che continuano ad essere un punto fermo, sicuro. Sperimenta come la convivenza di diverse etnie e culture, può portare ad una crescita democratica e all’accettazione della diversità come valore ed afferma che i linguaggi mass – mediali possono indurre al conformismo, ma possono anche essere fonte di informazione e stimolazione culturale.

È in questo contesto che si definiscono i compiti e la funzioni della scuola materna. Cosa chiedere ai genitori? Partecipare agli incontri organizzati dalla scuola. Aiutare il bambino al rispetto delle regole e a responsabilizzarlo nel rispetto degli altri. Puntualità in ingresso e uscita. Partecipare alle iniziative della scuola. Cosa chiedere al bambino? Aver cura del suo corredo personale. Rispettare le regole della scuola. Riordinare dopo aver usato gli strumenti di gioco.

Maria Arcidiacono, referente pedagogica Fism Piemonte

Avvenire, 14 febbraio 2023