UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Mons. Tasca scrive al mondo della scuola

L’arcivescovo di Genova: “Grazie a tutti coloro che pongono il loro impegno a servizio ai più piccoli della nostra società”
5 Ottobre 2022

Pubblichiamo il testo integrale del Messaggio che mons. Marco Tasca, arcivescovo di Genova, ha inviato ai ragazzi, alle famiglie, agli insegnanti e a quanti lavorano nel mondo della scuola per l’inizio del nuovo anno scolastico.

Inizia un nuovo anno scolastico, riprende il cammino della scuola, messo gravemente alla prova negli ultimi due anni e mezzo a causa della pandemia, ora pare che siamo quasi alla normalità e questa è una bella notizia! La scuola segna da sempre il tempo del nostro vivere e dei nostri giorni, segna i ritmi del nostro agire e di quello di ogni famiglia, spesso induce le scelte che andiamo a compiere: è forse il fatto più importante della nostra quotidianità.

Dai nonni ai nipoti tutti siamo coinvolti nell’evento scolastico, nessuno escluso. È importante sottolineare questo momento come Chiesa Genovese, perché ci sentiamo davvero vicini ad ogni studente, ad ogni genitore, ad ogni insegnante e operatore della scuola. Questo mondo è uno spaccato importante della nostra società che ha in sè una semplice caratteristica: è orientato al domani. Certamente le radici sono ben piantate nella storia e nella tradizione della nostra cultura ma il servizio che il mondo della scuola offre ai più giovani, per sua natura, è orientato al futuro, al domani, alla vita che è e che sarà di ogni singola alunna e di ogni singolo alunno, dai bambini delle materne ai più grandi dell’università.

Ognuno attraverso questa fantastica esperienza si scoprirà persona completa per quello che è chiamata a giocare un ruolo unico nella storia umana. La scuola ci apre all’incontro con l’altro, all’accoglienza del diverso da noi, ci invita a porre lo sguardo sul mondo, sulla storia, sul domani, non mettendo al centro la nostra singola persona ma la comunità. Certo, la comunità… Ogni singola scuola è prima di tutto una comunità, in cui si dà attenzione al rapporto reciproco come dimensione essenziale della missione educativa, ogni singola scuola vive la propria sfida nella relazione interna tra tutti, capace di accogliere le famiglie, con le loro peculiarità, sofferenze, diversità.

Le famiglie non devono essere lasciate ai margini del mondo della scuola, non sono un di più: ogni realtà diviene davvero educativa se si opera tutti nella stessa direzione e la famiglia, per vocazione, è la prima a camminare a fianco dei propri figli. Per un momento mi rivolgo a voi ragazzi: grazie alle tecnologie siete connessi con tutto il mondo ma rischiate di rimanere tremendamente soli. Cercate l’incontro con i vostri compagni, con i vostri insegnanti, cercate l’incontro perché l’incontro è vita vera e concreta, non virtuale! Inizia il nuovo anno scolastico, torniamo a sederci tra i banchi accanto ai propri compagni a incontrare i docenti, qualcuno sarà anche nuovo e sarà bello scoprirlo, siate grati a tutti coloro che sono al vostro servizio, soprattutto perché vi vogliono bene!

Mi rivolgo a voi insegnanti, di ogni scuola di ogni ordine e grado, le fatiche della formazione sono soprattutto sulle vostre spalle! Lo sappiamo bene e per questo non vi lasciamo soli, per quanto possibile vorremmo essere parte di quella rete di relazioni che i giovani vivono, anche al di fuori della scuola, per condividere momenti educativi e formativi. Vi prego guardate i ragazzi con occhi che sanno sognare il domani perché una persona “cresce solo se è sognata”! Vorrei ringraziare tutti coloro che pongono il loro impegno in un lavoro che è servizio ai più piccoli della nostra società, un’opera preziosa e indispensabile per il futuro di tutta la nostra comunità. Dobbiamo essere grati a quanti stanno operando per rendere la scuola un ambiente il più possibile idoneo per la crescita dei ragazzi: le nuove generazioni chiedono una scuola fatta bene, con passione e competenza e noi adulti ci aspettiamo dai ragazzi che ne approfittino appieno, applicandosi seriamente. Un’ultima considerazione: al termine di questo 2022 sarà il 75esimo della firma della nostra carta Costituzionale, quel documento costato fatica e impegno in cui tutti ci siamo ritrovati e che orienta il nostro vivere. Non dimentichiamone il valore, la cifra della carta è proprio la persona umana, con i suoi diritti inalienabili ma anche con i suoi doveri di socialità. Diritti e doveri si richiamano per ognuno e per tutti nella Carta, ecco chiediamo alla scuola di oggi, ma tutta la scuola, di farsi promotrice di una nuova stagione civica. Buon anno scolastico a tutti!

Mons. Marco Tasca, Arcivescovo