UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Università, si riparte dalla relazione

Intervista al rettore della Lateranense Vincenzo Buonomo, nell’anno giubilare. Un corso su “Ecologia e ambiente” e la “scuola itinerante della pace”
20 Settembre 2022

Quello che sta per cominciare è un anno accademico importante per la Pontificia Università Lateranense non solo per il ritorno alle lezioni e alle attività in presenza, «con gli studenti che per primi ci chiedono di riattivare un rapporto, ritrovando la relazione primaria tra gli stessi studenti, i docenti e la ricerca, che è la triade alla base dell’università», ma anche e soprattutto perché sarà «un anno giubilare per noi perché la nostra università festeggia i 250 anni dalla sua istituzione». A dirlo è Vincenzo Buonomo, magnifico rettore dell’Ateneo Pontificio dal 2018 oltre che docente di Diritto internazionale dal 1984.

Professore, come si aprirà dunque l’anno accademico il prossimo 5 ottobre?

La giornata comincerà con la Messa celebrata alle ore 9 dal cardinale vicario Angelo De Donatis, gran cancelliere dell’Università. Alle 10.30 terrà poi una lectio magistralis il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi nonché ex alunno della nostra università e perciò particolarmente legato a questo ateneo. Ancora, nel pomeriggio, ogni facoltà e ogni istituto organizzerà un convegno specifico per capire come una tradizione che ha 250 anni possa essere proiettata verso il futuro. Gli studenti oggi si chiedono e ci chiedono infatti di capire se si possono dare risposte nuove alle situazioni nuove e questo vale per tutte le discipline, dopo che la pandemia ha messo in evidenza non solo tanti limiti ma anche tante necessità. In fondo, la caratteristica di questa università è quella di essere un servizio e a servizio della comunità ecclesiale ma anche quella di formare persone che possono poi operare nel sociale e in questo senso si offre al territorio non solo romano perché gli studenti vengono un po’ da tutta Italia. Ecco allora che il pomeriggio del 5 ottobre – dalle 15 alle 17.30 – vuole essere una sorta di open-day aperto alla città e alla diocesi: verranno scolaresche ma anche associazioni che si sono dette interessate a questa iniziativa.

Sarà quindi l’occasione per presentare l’offerta formativa dell’Ateneo. Quali sono in particolare le novità e i nuovi corsi che verranno attivati a partire proprio da questo anno accademico?

Ci sono due novità fondamentali. La prima è l’avvio del corso di “Ecologia e ambiente”, istituito un anno fa da Papa Francesco e strutturato in un percorso triennale, che consente di conseguire la Laurea in Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo, l’ecologia e la pace, e in un percorso specialistico biennale per la laurea magistrale in Scienze per la cooperazione allo sviluppo e la tutela ambientale. L’intero percorso formativo, che porta al conseguimento di titolo equipollenti a quelli rilasciati dalla università italiane e quindi completamente spendibili nell’ambito civile, ha come caratteristica quella di preparare certamente dei tecnici in materia ambientale ma ancorati alla visione del Magistero della Chiesa e alla Dottrina sociale della Chiesa e in particolare all’enciclica “Laudato si’”, che è il testo di riferimento. Si tratta di una proposta rivolta essenzialmente ai giovani che hanno conseguito la maturità quest’anno perché ci si è accorti che i giovani hanno questa forte sensibilità. La seconda novità riguarda la piena strutturazione del percorso biennale in Teologia pastorale per la cura e la salute, per preparare quelli che saranno i futuri operatori negli ospedali come i cappellani ospedalieri ma anche quelle figure presenti per esempio nei comitati etici, chiamati a prendere delle decisioni.

Dunque una proposta formativa che guarda da vicino alle esigenze reali della società, come di estrema attualità è il corso di laurea magistrale in Scienze della pace.

Quest’anno c’è una novità a riguardo perché verrà fatta qui nell’università una scuola itinerante della pace, che vedrà la partecipazione di ex capi di stato, ministri e personalità del mondo internazionale che mettono a disposizione delle nuove generazioni la loro esperienza per dialogare sulla pace. Il primo appuntamento è per il 4 e 5 novembre, che sarà aperto a tutte le scuole superiori di Roma, con la possibilità di acquisire in questa occasione i crediti per la maturità ma soprattutto perché educare e formare alla pace i più giovani è una cosa importante.

Michela Altoviti

Roma Sette, 18 settembre 2022