UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Costruire relazioni, il volto accademico che non ti aspetti

Dalle visite alle Istituzioni ai progetti sociali nel territorio, passando per i corsi residenziali con i propri docenti
22 Luglio 2021

«Nel percorso triennale sono previste 250 ore di tirocinio nel primo biennio e 100 ore di stage nell’ultimo anno, durante il quale il nostro studente è chiamato a realizzare un progetto d’intervento sui bisogni del territorio». È uno degli aspetti forse più inaspettati della facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica.

«A dire il vero il nostro percorso di studi per futuri operatori nel sociale – spiega Fabio Folgheraiter, ordinario di Metodologia del servizio sociale nel dipartimento di sociologia – è professionalizzante, cioè chi lo consegue fa attività esperienziale per poter accedere all’esame di Stato per la professione. Ecco che tirocinio presso strutture dei servizi sociali e lo stage sul territorio rappresentano un momento importante per mettere in campo quanto appreso in teoria». Mai come in questo corso il tema dell’«esperienza di relazioni» emerge con forza. «Se nei primi due anni il tirocinio presso i servizi sociali aiutano i nostri studenti a conoscere metodologie, norme e modalità del lavoro – aggiunge Folgheraiter –, lo stage li mette alla prova nella loro capacità di evidenziare i bisogni del territorio, impostare un piano d’intervento coinvolgendo tutte le realtà interessate. Sperimentazioni che in alcuni casi si sono trasformati in veri e propri servizi al territorio permanenti».

Ancora una volta multidisciplinarietà, capacità di visione globale e di mettere insieme diverse realtà per dare risposte diventano strumenti indispensabili per un laureato in Scienze politiche e sociali. E osservare e vedere con i propri occhi «l’attività di istituzioni internazionali, potendosi confrontare anche con funzionari che vi operano – spiega Andrea Santini, ordinario di Diritto dell’Unione Europea e coordinatore del corso di laurea in Scienze politiche e delle relazioni internazionali – è alla base delle visite che ogni anno organizziamo presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, la Corte di Giustizia dell’Ue in Lussemburgo, la Banca europea degli investimenti (Bei) e, per gli studenti del corso di Storia delle relazioni internazionali, la sede della Nato». Tre giorni intensi e significativi per gli studenti. «Il fatto stesso di interagire con le organizzazioni – continua Santini che coordina queste visite – rappresenta un valore aggiunto. Un solo esempio: le sedute della Corte di Giustizia sono pubbliche, ma si possono vedere soltanto andando in aula. Un’esperienza unica, aiuta molto gli studenti nelle loro scelte future».

Per non parlare dell’esperienza del Laboratorio Interdisciplinare per la costruzione del sapere (LInCS). «Tre giorni di riflessione, studio e confronto su un tema di ampio respiro visto da diversi approcci disciplinari» spiega Paolo Colombo, direttore del Centro di ricerca Arti e Mestieri nel dipartimento di Scienze politiche, coordinatore della Scuola di dottorato in Istituzioni e Politiche e tra gli organizzatori del progetto. Un gruppo selezionato di una ventina di studenti partecipano al corso residenziale durante il quale docenti di diverse discipline parlano di un tema scelto in precedenza offrendo il proprio contributo di idee e riflessioni. «Agli studenti – aggiunge Colombo – viene chiesto di essere parte attiva in questo corso e non solo perché al termine dovranno presentare un elaborato, ma perché sono invitati a interagire con i docenti attraverso domande, riflessioni e contributi personali». Duplice la finalità - che si inserisce nel filone delle 'esperienze di relazione' -: «Mostrare loro come i docenti si confrontano e lavorano assieme, dall’altra vivere un’esperienza di vicinanza con i propri docenti che difficilmente si riesce a realizzare nelle aule universitarie». Una bella sfida per tutti gli attori in causa e che «lascia un senso di nostalgia – racconta Colombo – in chi vi ha potuto partecipare». Esperienze e progetti che caratterizzano una facoltà, immaginata da alcuni di 'solo teoria', ma è in realtà un percorso di studi attento a tutte le dimensioni dell’umano.

Enrico Lenzi

Avvenire, 22 luglio 2021