UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Scuola, sospeso il concorso per 32mila cattedre

Le prove svolte saranno corrette, le altre posticipate
5 Novembre 2020

Anche il concorso straordinario per 32mila cattedre di scuola secondaria, di primo e secondo grado, è tra le “vittime” della pandemia. Fortemente voluta dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che ha difeso la scelta nonostante i mal di pancia anche all’interno della maggioranza, la selezione sarà sospesa da oggi e fino al 3 dicembre, così come stabilito dal nuovo Dpcm firmato l’altra sera dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Le ultime sessioni si sono svolte ieri e, insieme alle prove portate a termine nelle scorse settimane, saranno corrette. Complessivamente, fanno sapere dal ministero, oltre il 60% dei 64mila candidati ha sostenuto le prove. Le altre saranno ricalendarizzate a partire, appunto, dal 3 dicembre. Difficilmente, però, saranno recuperate prima di Natale e, dunque, se ne riparlerà nel 2021. Nessuna prova suppletiva, ricordano dall’Istruzione, sarà prevista, invece, per i candidati che non si sono presentati perché in quarantena. Tra le prove sospese, ricorda Tuttoscuola, ci sono anche quelle relative al sostegno: 4.069 posti per 1.404 candidati nella secondaria di primo grado e 1.600 posti per 1.327 candidati nel- la secondaria di secondo grado.

Concorso a parte, l’ultimo Dpcm prevede il ritorno della didattica a distanza al 100% alle superiori in tutta Italia. Fanno eccezione soltanto le attività laboratoriali e quelle che coinvolgono gli alunni disabili e con Bisogni educativi speciali, che potranno continuare a seguire le lezioni in presenza. Lo stesso faranno gli alunni dalla scuola dell’infanzia alle medie. Per tutti, però, dai 6 anni in su, scatta l’obbligo di indossare la mascherina, in aula, anche quando si è seduti al banco. Restano sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio e i gemellaggi tra scuole, le visite didattiche. Uniche eccezioni, le attività legate ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto).

Discorso diverso riguarda i territori caratterizzati da uno scenario di «massima gravità e da un livello di rischio alto», le cosiddette “zone rosse”. Qui, la didattica a distanza sarà esclusiva anche per gli studenti del secondo e terzo anno delle scuole medie, oltre che, naturalmente, per le superiori. Valgono le eccezioni previste per il resto d’Italia. Queste ulteriori misure restrittive entreranno in vigore domani in Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle D’Aosta, regioni collocate in fascia rossa dal ministero della Salute.

Proseguono, intanto, le proteste degli studenti contro la Dad. A Roma alunni di una trentina di scuole si sono riuniti con i loro cellulari, tablet e pc per svolgere lezione a distanza sotto il ministero dell’Istruzione. A Torino un gruppo di studenti delle superiori ha animato la «protesta dei banchi».

Paolo Ferrario

Avvenire, 5 novembre 2020