UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“40 milioni di bambini senza istruzione prescolastica”

L’allarme lanciato dall’Unicef a causa della pandemia
23 Luglio 2020

Almeno 40 milioni di bambini nel mondo non hanno ricevuto un’istruzione prescolastica, negli anni cruciali che precedono l’inizio vero e proprio della scuola, a causa della chiusura degli istituti per la pandemia di Covid-19. Sono le stime rese note oggi dall’Unicef, in uno studio realizzato dal Centro di ricerca Innocenti. “Le interruzioni dell’istruzione causate dalla pandemia stanno impedendo ai bambini di iniziare al meglio la loro istruzione – ha dichiarato Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef –. L’assistenza all’infanzia e l’istruzione prescolastica costruiscono una base” su cui si fonda “ogni aspetto dello sviluppo dei bambini. La pandemia sta mettendo queste fondamenta in serio pericolo”.

La ricerca Childcare in a global crisis: The impact of Covid-19 on work and family life (“L’assistenza all’infanzia durante una crisi globale: l’impatto del Covid-19 sul lavoro e sulla vita familiare”) evidenzia che le misure di lockdown hanno lasciato molti genitori alle prese con la difficoltà di bilanciare l’assistenza all’infanzia e il lavoro retribuito, con un onere sproporzionato per le donne che, in media, dedicano alle cure e alle faccende domestiche un tempo tre volte superiore rispetto a quello degli uomini.

Nel mondo oltre 35 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni vengono lasciati a volte senza la supervisione di un adulto. Su 166 Paesi, meno della metà fornisce programmi di istruzione prescolastica gratuita di almeno un anno, scendendo ad appena il 15% tra i Paesi a basso reddito. In 54 Paesi a basso e medio reddito con dati recenti, circa il 40% dei bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni non riceve stimoli socio-emotivi e cognitivi da nessun adulto della propria famiglia. La ricerca delinea ulteriori politiche a favore della famiglia, tra cui: congedo parentale retribuito per tutti i genitori; accordi di lavoro flessibili; investimenti nella forza lavoro non familiare per l’assistenza all’infanzia, compresa la formazione; sistemi di protezione sociale, compresi i trasferimenti in denaro.

Sir, 22 luglio 2020