UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Mons. Giuliodori: “Siamo a fianco dei giovani”

In occasione della 100ª Giornata dell’Università Cattolica parla l’Assistente ecclesiastico generale dell’ateneo
19 Aprile 2024

Ancora un anniversario importante per l’Università Cattolica del Sacro Cuore: oggi si celebra la 100ª Giornata dedicata all’ateneo dei cattolici italiani. Una Giornata fortemente voluta e sostenuta dalla beata Armida Barelli, cofondatrice con padre Agostino Gemelli dell’ateneo, e che ottenne da Pio XI la possibilità di organizzare ogni anno un momento di raccolta fondi e di sensibilizzazione sull’allora neonato ateneo (i corsi erano partiti il 7 dicembre 1919). È passato un secolo dalla prima edizione e molte cose sono cambiate, ma non l’attaccamento dei cattolici al loro ateneo. Lo dimostra anche la Conferenza episcopale italiana che ogni anno fa precedere la Giornata da un Messaggio nel quale pone un tema su cui riflettere. Quest’anno il titolo parla di «domanda di futuro, i giovani tra disincanto e desiderio». Ne parliamo con il vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, dell’Azione cattolica e presidente della Commissione episcopale per l’educazione.

Eccellenza, il Messaggio Cei intercetta lo smarrimento che coglie le giovani generazioni verso il futuro. Quali segnali avete colto nell’ambito dell’ateneo?

Possiamo parlare di più segnali a diversi livelli, a cominciare da quello più profondo e nascosto: quello esistenziale. Si evidenziano, soprattutto dopo il Covid, difficoltà a collocarsi nella realtà e all’interno di relazioni stabili. La pandemia ha reso più fragili le relazioni a tutti i livelli. E ora dopo un mondo che si è isolato, si fatica a riprendere il dinamismo delle relazioni.

Questo anche nella vita universitaria?

Abbiamo notato un aumento delle difficoltà ad affrontare le prove, che nel nostro caso sono esami e verifiche. Certo gli esami venivano fatti anche da remoto, ma essere tornati in presenza sembra aver aumentato l’ansia. Anche nei nostri collegi universitari assistiamo a questo fenomeno. E poi non dimentichiamo che sulle nuove generazioni gravano preoccupazioni per il futuro dell’ambiente, del clima, dei conflitti e delle loro ricadute economiche. Ma queste sfide non sembrano ridurre il desiderio e lo slancio dei giovani verso il futuro, la voglia di radici solide. Insomma la domanda di futuro resta forte, le sfide sono profonde, e gli scenari che si aprono gettano delle ombre.

Il Messaggio della Cei definisce i giovani “il termometro di speranza” di una società. Oggi cosa segna questo termometro?

Si colloca in una società in deficit di speranza, testimoniato, ad esempio, dal calo demografico. I giovani in questo clima tendono a rimuovere l’investimento su una propria famiglia, sul proprio futuro. Del resto l’economica procede a singhiozzo e l’incontro con il mondo del lavoro ne risente. Come Università Cattolica lavoriamo molto per creare continuità nel mondo del lavoro e dell’impresa. Gli studenti ci sentono vicini in questo cammino.

L’Università Cattolica 103 anni fa nasceva in un contesto sociale e storico difficile dopo un conflitto mondiale. La 100ª Giornata si colloca dopo una pandemia mondiale e un conflitto nel cuore dell’Europa...

Questi scenari evocano delle similitudini, ma possiamo dire che l’Università Cattolica affronta oggi le nuove sfide da un punto di forza più consistente rispetto a un secolo fa. Sono sfide diverse, anche se non meno impegnative. Oggi la vera sfida per il nostro ateneo è di collocarsi in modo significativo nell’ambito internazionale. Essere attrattivi per gli studenti e i docenti stranieri e nel contempo offrire ai nostri studenti e professori periodi all’estero. E poi non dimentichiamo che resta intatta la sfida di offrire ai nostri studenti una formazione integrale, ancorata nell’umano e capace d ricondurre all’unità i saperi. Infine il piano ecclesiale, che vede il nostro ateneo presente in prima fila sui temi che stanno a cuore alla Chiesa: il Cammino sinodale, la difesa dell’ambiente, il tema della pace, per citarne alcuni.

Come potremmo sintetizzare l contributo che l’Università Cattolica mette in campo per invertire la rotta e ridare speranza nel futuro?

Cerchiamo di essere una comunità universitaria che educa, con gli studenti protagonisti, investendo nel presente, come condizione per creare futuro.

Certo sembra difficile vedere questi giovani come protagonisti....

Se li lasciamo soli non saranno mai protagonisti. Devono sapere che non sono soli nell’affrontare le sfide che hanno davanti. Devono sentirci vicini, al loro fianco. Ecco credo che se siamo capaci di stare al loro fianco sappiano dimostrare tutte le potenzialità per affrontare le sfide del nostro tempo.

Enrico Lenzi

Avvenire, 14 aprile 2024