Anno nuovo, vita nuova. Si dice così, di solito, allo svoltare del calendario, quando al bilancio consuntivo di un anno si affiancano i buoni propositi per quello nuovo che arriva. Anche la scuola – che pure normalmente conta gli “anni nuovi” in modo diverso dal calendario solare – può lasciarsi sedurre dal gioco di immaginare l’anno che verrà con l’avvio di gennaio. Questa volta, tra l’altro, le recenti vicende politiche, con la partenza da poche settimane di un nuovo governo e l’avvicendamento al ministero dell’Istruzione, facilitano la tempistica “solare”.
E allora, come cominciare l’anno nuovo? E cosa chiedere ai prossimi mesi? Un primo suggerimento viene da uno dei primissimi atti del neo ministro Valeria Fedeli: la firma su due decreti per la sicurezza degli edifici scolastici e l’adeguamento alle normative antisismiche. Decreti che mettono a disposizione complessivamente 5 milioni di euro per i due filoni di intervento.
Il primo decreto – precisa il Miur – riguarda lo scorrimento delle graduatorie per le indagini diagnostiche sui solai delle scuole. Nel 2015, con la legge Buona Scuola, sono stati stanziati 40 milioni per le verifiche sugli elementi strutturali e non strutturali dei solai e dei controsoffitti delle istituzioni scolastiche. Fondi spesi poi nel 2016. Con le economie di spesa di quella programmazione – in tutto di 3.548.111 euro – vengono finanziate altre 360 indagini diagnostiche. Grazie ai fondi stanziati dalla Buona Scuola su questo capitolo sono stati già 7.000 gli interventi di controllo realizzati. Gli altri 2.066.469 euro sono invece economie relative alla programmazione 2014/2015 per adeguamento e miglioramento antisismico delle scuole. Le risorse saranno utilizzate per interventi in Campania, Lazio, Molise e Sicilia. Per l’edilizia scolastica, dunque, buona partenza. Anche se si è tutti consapevoli che molto resta da fare per gli istituti italiani, la cui situazione è descritta con toni allarmanti ogni anno dai rapporti di settore.
Tornando alle attese per il 2017, un’altra è certamente quella di una minore conflittualità e di prospettive di stabilità per il corpo docente. Dopo le massicce immissioni in ruolo della Buona Scuola e le polemiche infinite sulla mobilità, proprio alla fine di dicembre scorso il ministro Fedeli ha siglato un accordo con i sindacati sul contratto integrativo di mobilità del personale docente. Si tratta – ha detto Fedeli – di “un’intesa a favore della scuola. Abbiamo avviato un percorso di responsabilità e serietà che mette al centro il funzionamento del nostro sistema di istruzione”.
Intanto, stanno cominciando le procedure per le iscrizioni alle prime classi di primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado: si effettueranno dal 16 gennaio al 6 febbraio. Le iscrizioni si dovranno effettuare esclusivamente online, previa registrazione sul sito www.iscrizioni.istruzione.it. Ci si può già registrare sul sito per ottenere le credenziali di accesso al servizio, che serviranno per l’inserimento delle domande. Si può presentare una sola domanda d’iscrizione per ciascun alunno, ma è possibile indicare anche una seconda o terza scuola o centro di formazione professionale cui indirizzare la domanda nel caso in cui quella di prima scelta non avesse disponibilità. Per gli anni successivi al primo, le iscrizioni procedono d’ufficio, a meno che un alunno non intenda trasferirsi d’istituto.
Alberto Campoleoni
Sir, 9 gennaio 2017