Si chiama “costo standard di sostenibilità per allievo” ed è il fulcro intorno a cui ruota il saggio “Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato”, scritto da suor Anna Monia Alfieri, Marco Grumo, Maria Chiara Parola, e presentato mercoledì 15 giugno 2016 a Roma, dopo una serie di altri incontri in tutta Italia, presso la Biblioteca Alessandrina.
Maria Chiara Parola, commercialista ed esperta di scuola, ha mostrato anche con l’ausilio di un video il ritardo che il nostro Paese ha in questo settore nel confronto con il resto dell’Europa. “Si tratta di mettere lo studente al centro”, ha affermato a sua volta suor Anna Monia Alfieri, esperta di politiche scolastiche e presidente della Fidae Lombardia. “Non chiediamo soldi per le scuole paritarie – ha aggiunto – vogliamo piuttosto che le famiglie possano scegliere tra una buona scuola statale e una buona scuola paritaria. E smettiamola di trattare questo argomento come se fosse una questione che riguarda i ricchi: i ricchi già possono scegliere, sono i poveri che si vedono negato questo diritto”. Marco Grumo, economista dell’Università Cattolica di Milano, ha spiegato nel dettaglio la proposta. Attualmente il costo medio di uno studente di una scuola statale è enormemente superiore a quello di una paritaria. Ristrutturando la spesa per la scuola sulla base del criterio comune del “costo standard di sostenibilità”, gli autori del saggio calcolano che il sistema, oltre a introdurre finalmente un principio di equità, consentirebbe un risparmio per lo Stato pari a 17 miliardi di euro.
Nel messaggio inviato in occasione della presentazione del libro, il ministro dell’Istruzione, università e ricerca, Stefania Giannini, ha ricordato che “sostenere le scuole paritarie significa sostenere la scuola pubblica”. “In linea con il dettato costituzionale – sottolinea il ministro, che ha scritto anche la prefazione del volume – le scuole paritarie rendono concreto quel principio di sussidiarietà nel mondo della scuola e quel pluralismo che una società avanzata ormai richiede”. Scuole paritarie e scuole statali, infatti, “camminano insieme, senza accendere conflitti e derby immaginari”. In questa linea il ministro Giannini colloca due recenti interventi del governo. “Con il decreto scuola 42/2016 – si legge nel suo messaggio – abbiamo destinato 12,2 milioni di euro del 2017 per il sostegno dei disabili iscritti nelle scuole paritarie” e questo perché “i principi di solidarietà, di integrazione e di inclusione sociale valgono in tutte le scuole”. A settembre, inoltre, partirà la campagna di comunicazione sullo school bonus, un provvedimento che riguarda anche le paritarie e che secondo il ministro “cambierà l’approccio all’investimento sulla scuola, con benefici fiscali significativi per chi farà donazioni per la costruzione di nuovi edifici, per la manutenzione e la promozione di progetti dedicati all’occupabilità degli studenti”.
“La proposta del costo standard di sostenibilità per allievo è una proposta nuova, che consente di tutelare la qualità tenendo sotto controllo in modo rigoroso le uscite”. Ma mette anche in evidenza “l’ingiustizia dell’attuale sistema scolastico nei confronti dei meno abbienti che a cui non viene riconosciuta l’effettiva libertà di scelta educativa”. Questo il fulcro dell’intervento di Fabrizio Azzolini, presidente dell’Age (Associazione italiana genitori). Azzolini ha ricordato l’impegno dell’Age per la libertà di scelta educativa delle famiglie e ha sottolineato con forza il principio costituzionale secondo cui “i genitori sono i titolari del diritto di educare i loro figli”. Stimolato anche dall’intervento del segretario nazionale della Cisl-Scuola, Maddalena Gissi, che ha invitato le scuole paritarie a dare unità alla loro rappresentanza per poter condurre un dialogo più costruttivo, Azzolini ha rilanciato con un’ipotesi che prende le mosse dal suo ruolo di coordinatore del Fonags, il Forum nazionale delle associazioni dei genitori della scuola, costituito presso il ministero dell’Istruzione: avviare un tavolo di lavoro con le associazioni del Forum, i sindacati e anche gli autori del saggio sul costo standard, per approfondire la proposta e la sua praticabilità.
Sir, 15 giugno 2016