UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

In parrocchia un argine alla dispersione scolastica

Il Centro “Rosario Livatino” di Catania si occupa dei bambini segnalati dalle scuole. Il parroco: 320 famiglie necessitano di aiuto
27 Marzo 2023

In un quartiere ampio e complesso di Catania come Librino, dove il tasso di dispersione scolastica è molto alto, la comunità parrocchiale “Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio”, guidata da don Fabio Vassallo, sta cercando di arginare il fenomeno. Fondamentale, oltre ai fondi dell’8xmille, il supporto dei volontari che mettono a disposizione dell’oratorio competenze e tempo libero. In questo ambito è nato il Centro formativo “Rosario Livatino – Cultura e Legalità”, ospitato in locali concessi dal Comune e frequentato da bambini dagli 8 agli 11 anni segnalati dalle scuole della zona, in particolare dall’Istituto comprensivo San Giorgio. Provengono da famiglie con fragilità economiche, assistite dalla parrocchia e dalla Caritas.

«Quando sono diventato sacerdote volevo andare in Africa in missione – racconta don Fabio, classe 1978 - ma ho capito che l’Africa è pure qui. In questo periodo di Quaresima vado a benedire le case e talvolta, per terra, non c’è il pavimento ma il cemento, oppure abitano insieme tre o quattro famiglie, e certe volte non hanno neppure le porte ma delle tende per dividere le stanze. In considerazione di questa situazione diffusa, ci facciamo carico quotidianamente di 320 nuclei familiari, spesso dimenticate dallo Stato, ai quali offriamo gratuitamente alimenti e sostegno psicologico anche grazie ad un centro d'ascolto, che gode del supporto professionale di alcuni assistenti sociali».

Dunque, non è solo aiuto nei compiti quello che viene offerto nel doposcuola intitolato al beato magistrato siciliano - assassinato dalla criminalità organizzata, lungo la strada statale 640 Agrigento-Caltanissetta il 21 settembre 1990 -, ma qualcosa di più globale dinanzi alle difficoltà dovute a contesti familiari problematici. Con questi bambini ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30 alle 18.30, ci sono diversi volontari pronti a stimolare la curiosità e la gioia del sapere in un percorso di condivisione e arricchimento personale. Tra loro ci sono delle mamme del quartiere, che hanno coinvolto i loro figli più grandi nel servizio ai piccoli. Quando si finisce di studiare, viene lasciato spazio alle attività ricreative e ludiche.

Assieme a loro anche la Caritas diocesana per sviluppare un progetto d’insieme voluto dal parroco, conoscitore del tessuto sociale di questa zona, la cui missione è resa possibile pure dalle offerte deducibili dedicate al loro sostentamento, che rappresentano un mezzo per sostenere concretamente tutti i sacerdoti. Ogni anno, inoltre, la parrocchia promuove la “Giornata della Salute”, che trasforma gli ambienti in un poliambulatorio in cui i poveri possono sottoporsi gratuitamente alle visite, grazie alla collaborazione di una squadra di specialisti, oltre alla possibilità di donare il sangue, offerta agli altri. «La nostra è una Chiesa povera per i poveri che guarda anche alle periferie del mondo - aggiunge don Fabio –, e tra le iniziative caritatevoli abbiamo adottato dodici bambine orfane della Bolivia, assistite dai frati Minori Conventuali, alle quali inviamo periodicamente ciò che è necessario».

Marco Pappalardo

Avvenire, 26 marzo 2023