UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Mons. Delpini agli studenti: «Ragazzi, fate politica»

L’Arcivescovo di Milano ha incontrato gli alunni del liceo scientifico Vittorini e li ha invitati ad essere “contestatori della rassegnazione”
27 Gennaio 2023

«Mi pare che Milano e la Lombardia abbiano tante risorse e facciano cose meravigliose, ma che abbiano perso la speranza. Se gli adulti si lamentano così tanto della società, del mondo, del pianeta rovinato, come potranno i ragazzi di oggi avere voglia di diventare adulti? Io vi dico, invece, che vale la pena. La speranza non è qualcosa di egoistico, ma può esistere solo se è condivisa». Parola di Mario Delpini, arcivescovo di Milano. Offerta agli studenti del liceo scientifico “Vittorini”, incontrati nell’ambito della visita pastorale al decanato Barona Giambellino. Una visita a comunità e quartieri che la metropoli chiama con il nome di periferia. Ma che invece sanno andare al cuore della vita di Milano. Come dimostrano le attività di volontariato fra i minori non accompagnati come fra i clochard svolte dagli studenti del “Vittorini”. E come dimostrano le parole del dialogo con l’arcivescovo.

La speranza «dà buone ragioni per desiderare il futuro, con la capacità di costruire una fraternità, dove gli altri non sono considerati un enigma pericoloso», ha detto il presule, accompagnato dal vicario episcopale per la Zona I, monsignor Carlo Azzimonti, e dal decano padre Francesco Giuliani (in www.chiesadimilano. it il “diario” in parole e immagini della visita pastorale). In questo «sistema capitalistico che guida il pianeta» e dove «i poveri diventano sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi», voi ragazzi «siete quelli che possono scrivere una storia nuova, in cui la diseguaglianza – un modo per la classe privilegiata di fare i propri interessi – venga contrastata come un difetto. Prendete in mano quel pezzetto di mondo che vi tocca e trovate il modo per aggiustarlo».

Due le vie suggerite agli studenti. La solidarietà, anzitutto. «La protesta del singolo non produce niente», mentre «la capacità di organizzarsi di un popolo può realizzare la rivendicazione di ciò che è giusto». In Lombardia «una gran parte del benessere» è nata proprio dal saper fare cooperazione su temi come la casa e il credito. E poi c’è la politica, «che è cura per il bene comune, il bene della polis. C’è bisogno di persone che facciano politica, non per affermare la propria posizione di partito, ma per prendersi cura della città».

Il dialogo ha toccato anche temi come il rapporto fra Chiesa e giovani, la carità, la vocazione («per me fare il prete rimane bellissimo», ha testimoniato Delpini). Un dialogo a tutto campo come quello con gli studenti della Fondazione Grossman, tappa successiva della visita. «Da voi mi aspetto che siate contestatori della rassegnazione, di quel clima che induce a dire che non cambia mai niente. Fatevi avanti, dicendo che volete aggiustare quel pezzo di mondo dove vi trovate, fosse anche un metro quadro – è stato l’invito del presule –. Costruite vere amicizie per diventare migliori insieme».

Lorenzo Rosoli

Avvenire Milano, 27 gennaio 2023