Il College universitario Sant’Efisio nasce da un’intuizione dell’allora arcivescovo di Cagliari monsignor Giuseppe Mani. La struttura, inaugurata nel 2010 e ospitata all’interno del Seminario arcivescovile, dal 2020 è gestita dalla fondazione monsignor Paolo Botto. Grazie al prestigioso riconoscimento ottenuto nel 2022 da parte del Miur, è la prima e unica residenza universitaria in Sardegna ad alta qualificazione formativa e culturale. L’iter è stato avviato a partire dal 2020, anno in cui il College ha adeguato le proprie strutture amministrative e i propri servizi formativi agli standard ministeriali. Tra essi i più rilevanti sono la presenza di un comitato scientifico, l’ammissione regolata da bando di concorso, la proposta di un progetto formativo personalizzato, le attività di orientamento al lavoro, la composizione internazionale della comunità studentesca, la presenza di almeno il 75% di studenti in possesso di una media accademica uguale o superiore alla media dell’ateneo di riferimento e la presenza di un responsabile delle attività formative.
Il direttore don Emanuele Meconcelli descrive una «realtà in crescita, che anno dopo anno qualifica sempre di più la propria offerta e la sua identità. La grande novità di quest’anno – sottolinea – è che, per la prima volta, abbiamo potuto bandire il concorso di ammissione presentandoci come collegio di merito, dove tutti i candidati hanno dovuto prendere atto dei requisiti richiesti per l’accesso, ma soprattutto degli obiettivi attesi per l’anno in corso. Questo ha portato necessariamente ad una selezione a monte dei candidati e oggi – dettaglia – il patto educativo con la comunità studentesca è ormai un patrimonio comune e condiviso. Allo stesso modo poterci presentare ai nostri interlocutori come un collegio di merito, ci permette di vederci riconosciuta una maggiore credibilità. Attualmente – conclude - in molti guardano al College Sant’Efisio con un interesse che precedentemente era impensato, ponendo questa realtà come importante snodo formativo e culturale nel panorama universitario della nostra città».
ell’attuale configurazione, ultimata nel 2017, il complesso insiste su una superficie di circa 6 mila mq, consta di camere singole con servizi privati, sale studio e comunitarie, cucine e spazi ristoro ad uso esclusivo degli studenti, di una cappella, oltre che della sala mensa, di un parcheggio riservato e dell’accesso ai campi sportivi. Oggi la comunità studentesca è composta da 111 studenti, di cui 57 sono ragazzi e 54 sono ragazze, tra loro 83 sono sardi, 15 provengono da altre regioni italiane e 13 sono stranieri. Mentre tra le facoltà maggiormente rappresentate emergono: ingegneria (21), medicina (15), economia (11) e lingue (7).
Ogni collegiale beneficia di una borsa di studio, che permette un abbattimento del costo retta, reso possibile anche grazie al contributo di diversi sostenitori. Anche quest’anno il Cuse erogherà centinaia di ore formative in corsi interni, rivolti esclusivamente agli studenti, grazie al coinvolgimento di docenti e relatori di spicco sul panorama locale e non solo, rappresentanti del mondo del lavoro e delle imprese.
Maria Luisa Secchi
Avvenire, 27 novembre 2022
