UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La collaborazione tra tutti i docenti può migliorare l’insegnamento

Riprendono le lezioni, tra nodi irrisolti e occasioni da cogliere
17 Settembre 2021

L’inizio di un nuovo anno scolastico rappresenta l’occasione per fare il punto della situazione su criticità e prospettive del sistema scolastico. Si sta ancora vivendo un clima pandemico che richiede specifiche attenzioni in un mondo sociale infuocato da conflitti sanitari (di tipo politico e culturale) che si aggiungono alle tradizionali preoccupazioni educative e didattiche (di tipo scolastico), con il pericolo che si avveleni il clima prima ancora di cominciare una nuova e più originale partenza didattica in presenza. È necessaria una nuova mentalità costruttiva da parte di tutti i responsabili delle istituzioni per partire con un ambiente educativo capace di accogliere ragazzi frustrati da inattività, solitudine, mancanza di visioni creative di crescita personale e spesso dipendenti dai social; condizioni imposte dalla chiusura pandemica. L’apprendimento scolastico richiede un clima sereno, in un ambiente con un caldo rapporto relazionale che metta i ragazzi a proprio agio venendo incontro al loro desiderio di socializzazione.

Purtroppo però permangono ancora irrisolti molti dei nodi tradizionali relativi all’istituzione scuola: abbandoni sempre più marcati di alunni (soprattutto nei grandi centri urbani nell’anno scolastico appena concluso oltre 34mila ragazzi hanno lasciato l’aula); allievi alle prese con problemi personali e sociali non affrontati e risolti né in famiglia né negli ambienti sociali; insegnanti non in grado di inserirsi nei ruoli istituzionali soprattutto per motivi burocratici e di lentezze istituzionali; non ultimi gli annosi problemi della didattica che non può essere unidirezionale (dagli insegnanti agli allievi) ma coinvolgente su piste sapientemente predisposte dai docenti per favorire il coinvolgimento degli studenti. Mai come quest’anno pare che i ragazzi siano vogliosi di ripresentarsi nelle aule scolastiche.

Un anno scolastico in presenza è occasione di crescita culturale e di approfondimento dei legami di nuove amicizie dal vivo. Rimane perciò il compito che gli insegnanti siano messi nelle condizioni di applicare una tale didattica innovativa attraverso una serie di competenze da acquisire nella loro preparazione: profonda capacità di relazione; accrescere il proprio sapere sull’origine dell’usura psicofisica nella professione docente; avviare una politica di alleanze rifuggendo il più possibile dai conflitti gerarchici e coi colleghi, creando una strategia di condivisione; non affrontare da solo difficoltà e tensioni, di qualsiasi natura esse siano; dedicare tempo e attenzione ai rapporti con le famiglie.

Erasmo Di Giuseppe, incaricato Regionale Lazio commissione Pastorale scolastica Irc

Lazio Sette, 12 settembre 2021