UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Prete, scienziato e docente dalla parte di chi soffre

Festa nella diocesi di Bologna per i novant’anni di monsignor Fiorenzo Facchini. Una visione armonica della realtà, illuminata dalla fede
11 Novembre 2019

Ci sono persone per le quali il tempo sembra non passare mai. Una di queste è Fiorenzo Facchini, sacerdote dell’arcidiocesi di Bologna, professore emerito dell’Università di Bologna, collaboratore da tanti anni di Avvenire, che ieri ha compiuto la bella età di 90 anni: è nato infatti il 9 novembre 1929 a Porretta Terme, nell’Appennino bolognese. Dire che porta bene i suoi anni è poco: è in splendida forma e attivissimo, tanto che il regalo che gli amici gli faranno è un pellegrinaggio in Terra Santa; ma lui recentemente è stato anche a Medjugorje e a Lourdes.

Scienziato, docente e prete, senza mai separare queste dimensioni, ma fondendole in una visione lucida e armonica della realtà, illuminata dalla fede. «Questi 90 anni sono un dono di Dio, per cui lo devo ogni giorno ringraziare – ha scritto –. Vedo la mia vita come una piramide a tre facce. La prima è quella della ricerca e dell’insegnamento, animato dal desiderio di esaminare il rapporto fra scienza e fede. La seconda è il ministero sacerdotale. Alcuni ambiti in cui ho operato: l’Azione cattolica, con diversi incarichi in 18 anni (Maestri Cattolici, Giac, Ac diocesana), la pastorale dell’assistenza e della carità, della scuola, della cultura, fino al 2004. E La terza è iniziata cinquant’anni fa, quando incontrai delle ragazze di Casa Santa Chiara che mi fecero conoscere Aldina Balboni, fondatrice della Casa. Così cominciai a interessarmi al mondo dell’handicap, a cercare alternative alla istituzionalizzazione delle persone. Non ho mai avuto specifici incarichi per questo dal vescovo, che però tenevo informato: e i vescovi mi hanno sempre incoraggiato».

Il curriculum professionale e scientifico di Facchini occupa quattro pagine, perciò non si può che riassumerlo. Laureato in Scienze Naturali all’Università di Bologna, è stato assistente volontario, straordinario e ordinario nell’Istituto di Antropologia della stessa Università. Libero docente di Antropologia nel 1968, è stato professore di Biometria e Antropometria dal 1969 al 1971 e di Antropologia dal 1971 al 1975 sempre a Bologna. Dal 1975 ha insegnato Antropologia nell’Università di Modena e nel 1978 è stato chiamato alla cattedra nell’Università di Bologna. Dal 1971 al 1994 è stato Direttore dell’Istituto di Antropologia. Docente di Paleontologia umana nella Scuola di specializzazione in Archeologia dal 1985 al 2006, dal 1971 al 2003 è stato responsabile del Museo di Antropologia. Dal 2005 ha cessato dal servizio e nel 2007 è divenuto professore emerito di Antropologia. La sua attività scientifica ha prodotto circa 400 pubblicazioni su riviste e vari volumi. Come sacerdote della diocesi di Bologna ha ricoperto vari incarichi, come detto. Attualmente è coordinatore di settore nell’Istituto “Veritatis Splendor” e consulente ecclesiastico dell’Associazione medici cattolici e dell’Aidu (Associazione italiana docenti universitari). Nel 1973 ha fondato e tuttora dirige l’Istituto Petroniano Studi sociali Emilia Romagna (Ipsser) che promuove convegni su temi di grande attualità. Altra sua «creatura» è «Insieme per Cristina onlus», nata anche per sua iniziativa attorno a Cristina Magrini, vissuta 37 anni in stato di minima coscienza; la onlus conduce la battaglia per i diritti delle persone in «stato vegetativo» e delle famiglie che se ne prendono cura. E poi Casa Santa Chiara: con loro festeggerà nuovamente il compleanno l’8 dicembre. Due Messe hanno caratterizzato questo importante giorno: quella ieri, giorno esatto del 90°, con gli amici di «Insieme per Cristina» e altri; e quella di ringraziamento, oggi, nella parrocchia di San Biagio di Casalecchio di Reno, dove è officiante; seguirà un momento di festa.

Chiara Unguendoli

Avvenire, 10 novembre 2019