UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Zuppi in “Cattolica”: il Cammino sinodale ci fa uscire

Confronto a più voci sul «percorso di ascolto» della Chiesa. Il saluto di Delpini e gli interventi di Zuppi, Giuliodori, Anelli, Maggioni e Morgante
14 Settembre 2022

«Dobbiamo tornare a intonare melodie più belle di quelle cantate dalle tante sirene di questi tempi». Usa questa immagine il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, per indicare uno degli obiettivi del Cammino sinodale che sta impegnando la Chiesa italiana. Lo fa nell' incontro di apertura del seminario che ogni anno l’Università Cattolica promuove per i docenti di teologia e gli assistenti spirituali dell’ateneo, che quest' anno ha scelto come tema «Università e Cammino sinodale. Ripensare insieme l’educazione e la cultura». Del resto, sottolinea il cardinale Zuppi, «il cammino che stiamo compiendo non deve limitarsi solo all' interno delle nostre parrocchie, ma deve saper raggiungere anche tutti coloro che sono al di fuori del nostro perimetro». E in questo l’Università Cattolica «è un laboratorio quanto mai importante».

Del resto la prima fase scelta sia per il Sinodo sia per il Cammino sinodale è quello dell’ascolto, che «non è come qualcuno potrebbe pensare una perdita di tempo - sottolinea Zuppi - ma è andare incontro all' altro accettandolo così come è». Ma questo ascolto «deve essere tale - avverte il presidente della Cei - e non un mero esercizio nel quale poi a decidere è il vertice». Anche per evitare questo rischio, dice alla platea presente nell' Aula Pio XI dell’Università Cattolica di Milano il cardinale Zuppi, «abbiamo scelto un Cammino sinodale che sfugga a un percorso con risposte già definite o che si riduca a un parlarsi tra noi». Al contrario questo Cammino, «potrebbe portarci anche a conclusioni nuove e inaspettate, magari anche con compagni di strada che neppure pensavamo di incontrare».

Insomma un percorso vero e «non uno slogan o un’etichetta di moda che si rischia di mettere sulle nostre attività» aveva sottolineato l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, presidente dell’Istituto Toniolo. «L’Università Cattolica si lascia interpellare e animare per affrontare i cantieri sinodali» ha aggiunto l’arcivescovo ambrosiano. Il tutto, aggiunge il presidente della Cei che per errore chiama Delpini «cardinale» mentre la platea sorride -, «senza mettere in discussione la propria identità, ma sapendo cogliere le domande che arrivano dall’altro».

E questa capacità di ascolto va estesa anche nei confronti delle giovani generazioni e proprio per questo l’Università Cattolica - che «è parte integrante della Chiesa italiana» sottolinea Delpini - diventa un luogo di grande importanza e un interlocutore del Cammino stesso. Ne è consapevole il vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell' ateneo e presidente della Commissione episcopale per l' educazione, che proprio per questo indica quattro «possibili piste di lavoro per il seminario dei docenti di teologia e gli assistenti spirituali: una sinodalità pastorale nell' attività che svolgiamo quotidianamente; una sinodalità culturale, con il patrimonio di uomini e strutture che possiamo mettere in campo; una sinodalità educativa, che ha nel patto educativo globale promosso da papa Francesco una bussola; una sinodalità socio-politica, che è il servizio al bene comune».

Un contributo che il cardinale Zuppi apprezza e sollecita all' Università Cattolica «in particolare in quello che abbiamo indicato come il cantiere sinodale del villaggio e della strada». Da parte sua il rettore della Cattolica Franco Anelli ribadisce che «l’università è luogo di ricerca, che pone accanto alla didattica» e «che solo attraverso l’educazione possiamo cambiare stili e modalità d' azione», anche se «in questi ultimi tempi abbiamo assistito a fenomeni sorprendenti che ci hanno spiazzato».

Un compito educativo al quale anche il mondo dell’informazione è chiamato, come è emerso nel dibattito moderato da Vincenzo Morgante, direttore di TV2000. «Noi giornalisti dobbiamo avere nel nostro Dna professionale l’ascolto - dice Monica Maggioni direttrice del Tg1 - e anche noi dobbiamo aiutare chi ci ascolta o legge a comprendere la realtà che raccontiamo, sapendo anche fornire chiavi di lettura che inducano alla speranza, che non vuol dire affatto un giornalismo buonista». E tornando al Cammino sinodale, il cardinale Zuppi invita a ricordare che le differenze «ci sono, ma siamo chiamati a camminare insieme», altrimenti «rischiamo di camminare parallelamente o di cadere nell' autoreferenzialità».

Enrico Lenzi

Avvenire, 13 settembre 2022

(foto Cattolicanews.it)

Vedi anche: https://secondotempo.cattolicanews.it/news-zuppi-la-chiesa-riscopre-se-stessa-camminando-con-gli-altri