UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Voci dolenti di profughi, i racconti degli studenti

La premiazione del concorso letterario del Centro Astalli: «La scrittura non va in esilio» rivolto alle scuole superiori
25 Ottobre 2022

«Da ieri so cos’è la paura. La paura di perdere i miei cari, la mia casa, la mia vita. È il 25 febbraio 2022, mio padre sta andando a combattere contro gli invasori e io ho paura che non torni più». È l’incipit di “Cinque voci”, racconto vincitore della XVI edizione del concorso letterario “La scrittura non va in esilio”, riservato alle scuole superiori e promosso dal Centro Astalli, che punta sulla cultura per superare discriminazioni, separazioni, razzismo e promuovere l’accoglienza e l’inclusione. Scritto da Ernesto Mascioli del liceo scientifico “Vito Volterra” di Ciampino, il racconto è stato premiato giovedì mattina dalla scrittrice Melania Mazzucco durante una festa per le scuole svoltasi nell’auditorium dell’istituto Massimiliano Massimo all’Eur.

Strutturato in piccoli monologhi, il testo racconta le angosce e i dolori di una delle tante famiglie ucraine sprofondate nella paura e costrette a separarsi per cercare rifugio in altri Paesi. Il racconto è stato letto integralmente dall’attore Massimo Wertmuller mentre l’attrice Antonella Attili ha dato voce a una riflessione del direttore di Avvenire Marco Tarquinio rilasciata nei mesi scorsi per “Giù le armi”, serie di webinar di Emergency. Premiati anche gli studenti partecipanti all’ottava edizione del concorso letterario “Scriviamo a colori” dedicato alle scuole medie inferiori, che ha visto primo classificato il racconto “L’ingrediente segreto”, scritto da Caterina Falcone dell’istituto comprensivo “Santa Maria delle Mole” di Marino e ispirato a una storia vera.

Sul palco anche i vincitori del nuovo concorso “Versi diversi – La poetica della pluralità”, intitolato alla memoria di Mariana Mareme Mbaye, rifugiata dalla Mauritania accolta dal Centro Astalli. Sul gradino più alto del podio la poesia “Addio terra madre” di Daria Stigliani dell’istituto comprensivo “Via Tedeschi” di Roma. Brani e poesie frutto dell’immaginazione o maturate dagli incontri che gli studenti hanno avuto durante l’anno scolastico partecipando a progetti sull’asilo e sul dialogo interreligioso organizzati dal Centro Astalli. Più di ottocento studenti provenienti da 15 città hanno preso parte alla mattinata presentata dal giornalista Rai Giovanni Anversa e animata dalla musica di Awa Fall, protagonista della blackmusic nel panorama internazionale, dalle testimonianze del fotografo Mohamed Keita, dell’attivista e coreografo Sonny Olumati. Temi come l’unità, l’inclusione, lotta al razzismo sono importanti anche nelle discipline sportive, come hanno affermato Claudio Donatelli, preparatore atletico della Nazionale di calcio, e il triplista olimpionico Andy Diaz.

La fuga dai Paesi di origine e i faticosi viaggi per mettersi in salvo dalle guerre e dalle persecuzioni sono i temi più affrontati dai ragazzi. Per la scrittrice Mazzucco i testi dimostrano che si sta «costruendo una nuova società civile», emerge dagli scritti la capacità degli adolescenti «di provare empatia» ma al tempo stesso la mancanza di esperienze dirette. «Ci diciamo tutti pronti di accoglienza – ha detto – ma quasi mai facciamo esperienze di incontro. Dobbiamo impegnarci per promuovere buone pratiche di accoglienza». Dalla scrittrice un pensiero anche alle studentesse iraniane che «stanno lottando per rivendicare la loro libertà». La scuola, per padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, «aiuta a creare un clima favorevole di convivenza tra culture diverse».

Sui banchi di scuola gli studenti «costituiscono quella “vera” cittadinanza che a molti di loro, pur essendo nati in Italia, è negata dalla burocrazia». Cavilli che rappresentano uno dei tanti «ostacoli di Roma, città al tempo stesso accogliente e complicata», ha detto la scrittrice Jhumpa Lahiri, autrice di “Racconti romani”. I concorsi letterari sono occasione per i ragazzi «di mettersi alla prova, di trasmettere i loro pensieri e di conservare memoria di ciò che hanno ascoltato, vissuto o anche solo immaginato», ha affermato Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il Libro e la Lettura, istituto che ha donato ai vincitori zaini pieni di libri.

Roberta Pumpo

Roma Sette, 23 ottobre 2022