UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Uno spazio per chi è in Dad e non ha il pc o il tablet

Le iniziative dei giovani dell’Oratorio San Francesco Caracciolo di Miano: dai libri portati a domicilio al corso di giapponese
28 Gennaio 2021

Libri per crescere, soprattutto in tempo di pandemia. I giovani dell’associazione Oratorio San Francesco Caracciolo da un anno a Miano, quartiere a nord di Napoli, propongono un percorso concreto di appuntamenti, rivolto alle ragazze e ai ragazzi, per spingerli a mettersi in gioco per formarsi e prendersi cura di se stessi. Nasce così il 'libro a domicilio'. «Pensiamo - spiega Alessandro Pagano, 25 anni - che il tempo libero debba trasformarsi in una opportunità». A ottobre la sfida: l’inaugurazione di una biblioteca, nata dall’esigenza di promuovere l’attenzione alla lettura e di istituire un polo della cultura sul territorio di Miano. «Poi l’idea - durante il Covid - di trasformarla in uno spazio di studio per chi non ha la connessione internet, per i bambini costretti alla didattica a distanza ma che non hanno computer, per i giovani che hanno necessità di un luogo tranquillo per studiare e fare le ricerche, con una veloce connessione wi-fi e con la possibilità di stampare e fare fotocopie».

A Miano quasi un sogno. «Con la pandemia è nata l’idea della consegna a domicilio dei libri: a turno, con prenotazione online, portiamo dove ci è richiesto romanzi, opere di letteratura, dizionari…». C’è chi sceglie di trascorrere le ore della giornata non davanti a uno schermo, ma impregnandosi in una sana lettura. «Le richieste non sono proprio fioccate confessa Alessandro - perché certo la zona in cui operiamo non è delle più semplici, ma non ci arrendiamo».

Allora è subito partita un’altra proposta parallela: il corso di lingua giapponese: «Qui hanno risposto massicciamente. Pare che i nostri coetanei ritengano la cultura orientale particolarmente interessante perché per i giovani il Giappone è la terra del futuro». Perciò Alessandro, laureato in lingue all’Università Orientale di Napoli e che si sta specializzando in giapponese, si è messo in gioco: lo insegna gratuitamente a 50 ragazzi. «Imparare una lingua serve a crescere e ad abbattere i pregiudizi» conferma, che è la mission dell’associazione, nata nel 2015 dalla volontà del gruppo giovani della parrocchia San Francesco Caracciolo di creare un punto di riferimento per i ragazzi del quartiere.

Per loro continua ad operare 'Informagiovani' che si rivolge a chi vuole orientarsi su come proseguire gli studi o semplicemente su come trascorrere il tempo libero. «Suggeriamo anche opportunità lavorative nell’ambito del quartiere ed eventuali bandi a cui partecipare». Da ieri è ripartito il supporto scolastico per i più piccini. «Con la ripresa delle scuole elementari e medie in presenza spiega Alessandro - i nostri volontari propongono attività di supporto scolastico per minori dai 3 ai 16 anni: obiettivo è quello di riuscire a creare alternative sane in una realtà devastata da dispersione scolastica e devianza e senza luoghi di aggregazione». Per loro anche laboratori manuali e multimediali. Sul nuovo sito le informazioni: www.associazionesfc. com.

Rosanna Borzillo

Avvenire, 27 gennaio 2021