UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Università Cattolica, l’ateneo “in cammino”

Un gruppo di studenti, docenti, assistenti e tecnici, guidato dal vescovo Giuliodori, ha percorso i 150 chilometri finali del Cammino di Santiago
26 Agosto 2022

«Possiamo parlare davvero di una comunità accademica in cammino, in pellegrinaggio». Il vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, ha messo alle spalle la sesta delle dieci giornate di cammino che un gruppo di studenti, docenti e personale dell’ateneo dei cattolici italiani, ha intrapreso sul percorso verso Santiago. La partenza è avvenuta lo scorso 19 agosto da Tricastela, località a circa 150 chilometri dalla meta finale. Ogni giorno tappe tra i 18 e i 28 chilometri. I 55 partecipanti (quaranta studenti, cinque assistenti pastorali, cinque amministrativi e cinque professori) in questi giorni si sono suddivisi in cinque gruppi nei quali «è possibile anche un confronto e un ascolto reciproco» sottolinea il vescovo Giuliodori. E proprio dialogo e silenzio scandiscono le tappe del cammino, che si concluderà venerdì 26 dopo l’arrivo a Santiago.

«Ogni anno, prima della pandemia – racconta l’assistente ecclesiastico generale dell’ateneo – abbiamo sempre organizzato momenti di incontro, di preghiera e anche pellegrinaggi. La Terra Santa era una delle nostre mete più gettonate. Poi il Covid e le restrizioni hanno imposto anche a questo appuntamento uno stop come a quasi tutte le attività accademiche. Ora si è deciso di ripartire, ma di farlo riunendo tutte insieme le componenti dell’ateneo: docenti e studenti, assistenti spirituali e personale tecnico-amministrativo. Una scommessa che sembra vinta».

Suddivisi in cinque gruppi con la presenza in ciascuno di tutte le componenti, la delegazione dell’Università Cattolica lungo il percorso che sta compiendo è chiamata a riflettere sul momento storico che stiamo vivendo, sollecitata anche dalle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti, temi «molto cari ai nostri studenti e anche al nostro ateneo», sottolinea ancora Giuliodori. Un tema per ogni giorno. Ieri i pellegrini dell’Università Cattolica sono stati chiamati a riflettere su «camminare insieme tra ascolto, annuncio e conversione». Tra gli spunti di confronto, ad esempio, la domanda se «nella tua vita ci sono stati incontri sorprendenti e inaspettati che ti hanno cambiato?». Ma anche: «Hai incontrato qualche persona lontana dalla fede ma sinceramente in ricerca, a cui hai annunciato il Vangelo e dato testimonianza di vita cristiana?».

La riflessione che attende, invece, nella giornata di oggi i pellegrini (che provengono in 35 dalle sedi padane dell’ateneo e 20 da quella romana) è intitolata «cercare e chiedere la sapienza». Come si vede temi che cercano di coniugare l’aspetto del pellegrinaggio lungo uno dei Cammini più noti al mondo, con una formazione legata alla vita accademica e alla natura stessa dell’Università Cattolica, che da cento anno rappresenta un luogo di crescita umana, spirituale e civile per migliaia di giovani italiani. «Il cammino vissuto anche come crescita culturale» chiosa il vescovo Giuliodori, che stamattina si rimetterà in marcia con la delegazione lasciando Arzua per raggiungere – dopo 19,5 chilometri – Amenal.

Enrico Lenzi

Avvenire, 24 agosto 2022