UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Una visione alta della vita nel rispetto della libertà

Il vescovo di Cesena-Sarsina, mons. Douglas Regattieri, ha inviato un messaggio in occasione della giornata diocesana per la Scuola cattolica
27 Ottobre 2020

Dopo il messaggio scritto per la ripresa delle lezioni scolastiche, terminato il lungo periodo di lockdown che ha bloccato anche questa importante attività sociale e culturale, mi rivolgo ora alla Diocesi per proporre – come ogni anno – la Giornata diocesana per la Scuola cattolica. Dedicheremo ad essa la domenica 25 ottobre.

Quest’anno non verranno proposte particolari iniziative di sensibilizzazione sul tema a causa delle note restrizioni per il contenimento del Coronavirus. Tuttavia corre l’obbligo, durante le sante Messe e anche – se possibile – in incontri di preghiera o di catechesi precedenti o seguenti la Giornata, di sottolineare il tema, di parlarne, di favorire un sostegno a questa importante istituzione, di far sentire le nostre Scuole cattoliche parte viva della comunità diocesana.

La Scuola cattolica è presente in Diocesi – come si sa – con tredici scuole materne, una scuola elementare, una scuola media e una scuola superiore. È – la nostra Scuola cattolica – una parte significativa, anche come entità numerica, di tutto il panorama scolastico del nostro territorio. Direi che anche le istituzioni civili (dal Governo centrale alle amministrazioni locali) dovrebbero accorgersene di più e sostenerla nello spirito di un’autentica e fattiva osservanza di principi di sussidiarietà e di solidarietà.

Con la sussidiarietà lo Stato non interferisce in un’opera sociale portata avanti da un provato. Ma anche di solidarietà: lo Stato ha il dovere di aiutare, favorire e sostenere – anche economicamente – una istituzione promossa da singoli cittadini che si propone di raggiungere il bene e il benessere di tutti. ‘Lasciar fare’ infatti è già un buon traguardo, ma ‘aiutare a fare’ è altrettanto un obbligo morale.

La Scuola cattolica è espressione della comunità ecclesiale. I genitori cristiani non sono altro dalla comunità, ma parte viva e protagonisti: insieme a loro gli insegnanti e gli alunni stessi. Tutti attivi e propositivi nella scuola. Lo sono anche in forza della loro fede cristiana. Essi sanno di essere nel mondo e non fuori dal mondo. Essi nel mondo ci stanno cordialmente, ne condividono le ansie e le gioie (cfr GS,1).

La scuola è un terreno fertile per vivere questa chiamata alla testimonianza cristiana dentro un luogo così delicato e cruciale per la crescita dei nostri ragazzi. Questi non hanno bisogno solo di pane, di sport, di cultura, ma anche – e soprattutto – di senso da dare alla loro vita. La Scuola cattolica ha la pretesa di offrire a loro tutto questo: una visione alta della vita nel rispetto della libertà e delle scelte religiose di ciascuno.

Invito i sacerdoti a cogliere l’occasione durante le Messe di domenica 25 ottobre per affrontare il tema, o nell’omelia o nella preghiera dei fedeli o con altre modalità che la Giornata può offrire.  Auguro alle nostre scuole di essere stimolo a tutti per una crescita umana, culturale e spirituale dei nostri ragazzi.

Mons. Douglas Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina