“Una scuola che affronta la vita” è il tema scelto quest’anno dalla diocesi di Cesena-Sarsina per la Giornata diocesana della scuola cattolica, che si celebrerà il prossimo 27 ottobre 2019.
Il vescovo diocesano, mons. Douglas Regattieri, spiega così il significato dell’appuntamento: “La presenza di queste scuole in Diocesi è significativa, soprattutto – dal punto di vista numerico – per quanto riguarda quelle dell’infanzia. Vogliamo vivere la Giornata riflettendo e pregando per le famiglie, i bambini, i ragazzi e gli insegnanti di queste scuole”.
Nell’occasione il vescovo Regattieri incontrerà le scuole cattoliche, distinte nei diversi gradi scolastici, martedì 29 ottobre. Il giorno successivo, mercoledì 30, è invece in programma un incontro pubblico con la presenza di mons. Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, che interverrà sul tema “Educare nel cambiamento d’epoca”.
Di seguito, la lettera che mons. Regattieri ha indirizzato alla comunità diocesana in vista della Giornata.
“Una scuola che affronta la vita”
Domenica 27 ottobre celebreremo la Giornata diocesana della scuola cattolica. La presenza di queste scuole in Diocesi è significativa, soprattutto – dal punto di vista numerico - per quanto riguarda quelle dell’infanzia. Vogliamo vivere la Giornata riflettendo e pregando per le famiglie, i bambini, i ragazzi e gli insegnanti di queste scuole.
Anche la scuola cattolica si pone come obiettivo di fondo l’educazione del ragazzo a una crescita armoniosa e a una vita piena, secondo la visione cristiana ben delineata dal Vangelo e dal Magistero della Chiesa. Per sottolinearne l’importanza, attingo a tre riflessioni di papa Benedetto XVI fatte nell’udienza per la consegna della lettera sull’educazione alla diocesi di Roma, il 23 febbraio 2008. Il papa ha detto: “Educare non è mai stato facile e oggi sembra diventare sempre più difficile: perciò non pochi genitori e insegnanti sono tentati di rinunciare al proprio compito, e non riescono più nemmeno a comprendere quale sia, veramente, la missione loro affidata. Troppe incertezze e troppi dubbi, infatti, circolano nella nostra società e nella nostra cultura, troppe immagini distorte sono veicolate dai mezzi di comunicazione sociale. … Ma noi ci sentiamo sostenuti da una grande speranza e da una forte fiducia: dalla certezza, cioè, che quel "sì", chiaro e definitivo, che Dio in Gesù Cristo ha detto alla famiglia umana (cfr 2 Cor 1,19-20), vale anche per i nostri ragazzi e giovani, vale per i bambini che oggi si affacciano alla vita. Perciò anche nel nostro tempo educare al bene è possibile, è una passione che dobbiamo portare nel cuore, è un’impresa comune alla quale ciascuno è chiamato a recare il proprio contributo”.
Ai docenti anch’io dico “di avere un concetto alto e grande del vostro impegnativo lavoro, nonostante le difficoltà, le incomprensioni, le delusioni che troppo spesso sperimentate. Insegnare, infatti, significa andare incontro a quel desiderio di conoscere e di capire che è insito nell’uomo e che nel bambino, nell’adolescente, nel giovane si manifesta in tutta la sua forza e spontaneità. Il vostro compito, perciò, non può limitarsi a fornire delle nozioni e delle informazioni, lasciando da parte la grande domanda riguardo alla verità, soprattutto a quella verità che può essere di guida nella vita. Siete infatti, a pieno titolo, degli educatori: a voi, in stretta sintonia con i genitori, è affidata la nobile arte della formazione della persona. In particolare, quanti insegnano nelle scuole cattoliche portino dentro di sé e traducano in azione quotidiana quel progetto educativo che ha al proprio centro il Signore Gesù e il suo Vangelo”.
E anch’io mi rivolgo ai ragazzi facendo mio l’invito del papa: “Sta a voi accogliere liberamente nel cuore, nell’intelligenza e nella vita il patrimonio di verità, di bontà e di bellezza che si è formato attraverso i secoli e che ha in Gesù Cristo la sua pietra angolare. … Sappiate comunque che in questo non facile cammino non siete mai soli: vi sono vicini non soltanto i vostri genitori, insegnanti, sacerdoti, amici e formatori, ma soprattutto quel Dio che ci ha creato e che è l’ospite segreto dei nostri cuori”.
Auguro a tutte le scuole cattoliche un sereno anno scolastico.
+ Douglas Regattieri
In allegato il pieghevole diffuso per l’occasione.