“Vi sono vicino con la mia simpatia e il mio affetto e sto pregando per voi perché Gesù, il Signore Risorto, ravvivi in voi i doni dello Spirito Santo che in molti avete ricevuto nella Cresima: Sapienza, Intelletto, Consiglio Fortezza, Scienza, Pietà, Timore di Dio. Mi pare un bel bagaglio per poter affrontare non solo questa prova, ma anche quelle che vi attendono nel futuro”.
Con questo auspicio mons. Claudio Cipolla, vescovo di Padova, ha voluto incoraggiare con una sua lettera del 31 maggio gli studenti alle prese con la maturità, momento di passaggio significativo che chiude un lungo ciclo di studi e prelude a scelte ben consapevoli sul proprio futuro.
“È questo un momento fondamentale per farsi le domande più importanti della vita: dove e come posso impegnare la vita per fare del bene, amare, per lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato? È domandarsi qual è la propria strada, la propria vocazione”, ricorda il vescovo nel suo messaggio spronando i ragazzi ad affrontare questo giro di boa e il futuro che ne seguirà con la giusta determinazione a mettere a disposizione il proprio talento per il bene di tutti.
Un suggerimento, infine, che può rappresentare per i giovani un ulteriore elemento di crescita responsabile oltre che uno sprone a impegnarsi nella propria comunità: “Perché non mettere in calendario, durante l’estate – propone Mons. Cipolla – un’esperienza di volontariato con i poveri, e anche da lì guardare al proprio avvenire?”.
In allegato la lettera del vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla.