UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Una firma per chiedere gratuità e parità per l’infanzia

È ancora possibile sottoscrivere la petizione lanciata dalla Fism per garantire ad ogni famiglia servizi adeguati e accessibili a tutti
15 Giugno 2021

La Fism chiede a governo, Parlamento, Regioni ed enti locali un piano di investimenti strutturale e adeguato nella dotazione che, anche nelle applicazioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza e di ogni altra dotazione ritenuta necessaria, sostenga il segmento zero-sei, in particolare per le scuole dell’infanzia non profit, in ragione del servizio pubblico reso da decenni con standard di alta qualità, a fronte di una disparità nel sostegno economico statale che genera penalizzazioni non più accettabili per le famiglie e il personale. Zero-sei dove sei? Molti sono i proclami e le intenzioni di sviluppare strategie volta a sostenere la natalità, la genitorialità e l’occupazione femminile. Ma dalle parole, occorre passare a fatti immediati e molto concreti. Una base solida da cui partire, senza inventare 'l’acqua calda', sono proprio i servizi educativi e didattici che in Italia, sono un punto di eccellenza riconosciuti il tutto il mondo.

Consolidare queste strutture garantirebbe a ciascuna famiglia di avere un alleato sicuro ed indispensabile per l’educazione e la crescita integrale dei propri figli. Non diamo per scontato che tutto ciò possa continuare senza un intervento strutturale! A ciascuna famiglia infatti occorre garantire questi servizi e, soprattutto, lo stesso trattamento economico per l’accesso ai nidi, alle sezioni primavera e alle scuole dell’infanzia, in particolare quelle paritarie che, lo ricordiamo ancora una volta, svolgono un servizio pubblico da oltre un secolo (mentre le scuole materne statali nascono solo nel 1967...), garantendo su tutto il territorio nazionale oltre il 30% dell’intero servizio. Sono infatti oltre 450mila i bambini accolti nelle nostre scuole e nei nostri servizi 0-3.

Queste condizioni di giustizia sociale sono inspiegabilmente ancora negate. Come è negata una giusta equiparazione salariale tra le docenti di scuola statale e quelle delle scuole dell’infanzia paritarie. È giunto il momento di dare concretezza, dalle fondamenta, ai buoni propositi enunciati da tutto l’arco parlamentare verso questi primari servizi rivolti ai bambini dai 0 ai 6 anni. Se ci credi, firma anche tu la nostra petizione su www.change. org/fismprimaibambini. Con la tua firma, contribuirai davvero alla costruzione del futuro dei bambini.

Giampiero Redaelli

Avvenire, 15 giugno 2021