Il 19 maggio scorso la Fidae ha lanciato “Io posso!”, il progetto per le scuole italiane che vogliono “cambiare il mondo”. Tante le scuole che hanno accolto l’invito della Federazione istituti di attività educative. Il progetto internazionale si ispira all’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco e nasce dalla collaborazione con Cec (Congregazione per l’educazione cattolica) e Oiec (Organizzazione delle scuole cattoliche nel mondo). Alla presentazione erano presenti monsignor Angelo Vincenzo Zani, segretario della Cec, e Juan Antonio Ojeda, responsabile della promozione dei progetti scuola cattolica dell’Oiec.
Nel 2015 Papa Bergoglio, con l’Enciclica Laudato si’, esortava il mondo a prendersi cura della “casa comune”. Bambini e ragazzi hanno accettato la sfida e grazie al progetto “Io posso!” per un anno si impegneranno a migliorare l’ambiente in cui vivono utilizzando la metodologia di “Design for Change”.
“È un progetto che dà fiducia ai giovani. Non è rivolto solo alla scuola cattolica ma a tutte le scuole italiane”, ha commentato Virginia Kaladich, presidente della Fidae. “Le nuove generazioni possono dare un futuro diverso all’umanità. La Fidae crede in questo progetto: abbiamo aperto un sito di riferimento per gli insegnanti e stiamo lavorando per creare reti territoriali e diffondere ‘Io Posso!’ in tutta Italia”.
Durante la presentazione Monica Cantòn De Celis, coordinatrice di “Design for Change” Spagna, ha spiegato come funziona il metodo: “È una metodologia nata in India dall’insegnante Kiran Bir Sethi e diffusa in 66 Paesi nel mondo. I bambini e i ragazzi utilizzano l’empatia, la creatività, il pensiero critico, l’ideale condiviso per lavorare insieme. Qualsiasi progetto o storia di cambiamento si compone di quattro semplici fasi: sentire la necessità o i problemi; immaginare nuove soluzioni; agire e costruire il cambiamento; condividere la loro storia per contagiare e ispirare più persone possibili”. L’obiettivo è “realizzare una catena mondiale di bambini e giovani e cambiare passo dopo passo il mondo”. Per farlo si mettono in gioco “quattro competenze basilari (le quattro C): pensiero critico, creatività, collaborazione, comunicazione”.
A novembre 2019 si svolgerà a Roma un incontro celebrativo mondiale in cui verranno condivise le storie di cambiamento realizzate. Novemila bambini e giovani sono attesi a San Pietro da Papa Francesco per mostrare al mondo come hanno risposto alla sfida della Laudato si’.
Per approfondire: https://ioposso.fidae.it/