Costruire patti di comunità e contrastare la povertà educativa nel territorio Crocetta-Sacca. Sono queste le finalità del protocollo d’intesa sottoscritto da Caritas diocesana di Modena-Nonantola e dall’assessorato alle Politiche educative del Comune di Modena e presentato oggi, lunedì 10 febbraio, nel salone arcivescovile di Modena. Sono intervenuti mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi; l’assessora alle Politiche educative e Rapporto con l’Università Federica Venturelli; il vicedirettore di Caritas Federico Valenzano; la dirigente dell’area educativa del Comune di Modena Paola Francia; il presidente della Fondazione di Modena Matteo Tiezzi.
Il protocollo coinvolge 1.922 bambini che frequentano i servizi zero-sei e le scuole primarie e medie nel suddetto territorio, incluse le loro famiglie, e vuole co-progettare percorsi emancipativi rivolti alle seconde generazioni, prevenire il rischio di marginalità cronica e promuovere la coesione sociale nella comunità.
L’area Crocetta-Sacca ospita quattro nidi d’infanzia di cui un nido comunale, un nido di Fondazione Cresci@mo e due nidi convenzionati della rete di scuole Fism. Sono presenti anche tre scuole primarie e una scuola secondaria di primo grado appartenente all’Istituto comprensivo 10.
Nel suo intervento mons. Castellucci ha definito il protocollo come “un passo importante, e condiviso con l’amministrazione locale, per prevenire il disagio attraverso progetti educativi che coinvolgono quasi duemila bambini e le loro famiglie. Con questo Patto la Caritas diocesana, insieme all’assessorato delle Politiche educative del Comune di Modena, intende attivare, nel concreto, una dimensione della carità che spesso rimane nascosta”. “Carità – ha aggiunto l’arcivescovo – non è solo intervento riparativo, pur necessario, ma è prima di tutto intervento preventivo e promozionale. Anzi, più si diffonde la prevenzione, meno ci sarà bisogno della riparazione. Grazie a chi ha condotto in porto questo accordo”.
L’accordo è anche in linea con gli obiettivi delle iniziative che il Comune di Modena promuove nella cornice di “Modena fa scuola”, una rassegna di eventi volta a far incontrare scuola e territorio. “L’idea – ha commentato Federica Venturelli – è quella di realizzare percorsi di promozione umana di minori e famiglie fragili, operando in una logica di coprogettazione che mette a sistema la conoscenza dei problemi sociali a partire dall’esperienza della Caritas diocesana e dei servizi educativi che operano nei rioni Crocetta e Sacca”.
Caritas opera nel quartiere dal 2021 e attualmente gestisce un presidio socioeducativo con sede nei locali della parrocchia di Santa Caterina – ex Gvc – in collaborazione con il Gruppo volontari Crocetta Odv e la “Don Bosco & Co Coop sociale” promuovendo un modello innovativo di supporto socioeducativo.
Il protocollo non è solo “un punto di arrivo, ma anche di un punto di partenza”, ha detto Federico Valenzano, osservando che “l’accordo è l’esito di tanti anni di cammino insieme a molti soggetti, non solo istituzionali e del Terzo settore, ma anche singoli cittadini, quelli che definiamo ‘fragili’ o ‘poveri’, che per Caritas è fondamentale coinvolgere nei processi decisionali e fasi di progettualità. Il protocollo è un punto di partenza perché propone un nuovo stile di lavoro, dove i cittadini non si limitano a delegare i loro problemi alle istituzioni, ma diventano co-costruttori di servizi contribuendo anche a migliorarli”.
Sir, 10 febbraio 2025
(Foto diocesi di Modena-Nonantola)