Un doposcuola per i bambini e i ragazzi cinesi residenti nel territorio della diocesi di Prato. Lo propone la parrocchia del Sacro Cuore della città dopo l’avvio della scuola di italiano per gli adulti. Il progetto nasce in collaborazione con la cooperativa Prato Cultura, pensato per gli alunni delle scuole elementari e medie e si inserisce nell’attività pastorale dei padri Verbiti, comunità missionaria che da poco più di un anno è stata chiamata dal vescovo mons. Giovanni Nerbini a guidare la parrocchia.
“Monsignor Nerbini ci ha chiesto di costruire ponti con la comunità cinese di Prato e il punto di partenza non può che essere la conoscenza della lingua e della cultura italiana, ma anche di quella pratese”, spiega il parroco p. Attilio Rossi, con un passato da missionario a Taiwan e capace di comunicare in cinese. Nel mese di luglio è iniziata la scuola di italiano per cinesi, proposta in orario serale per dar modo ai lavoratori di poter partecipare. La risposta è stata incoraggiante con circa settanta iscritti, che partecipano per imparare i rudimenti della lingua esercitandosi con semplici conversazioni. Ora si intende coinvolgere anche le giovani generazioni.
Nei giorni scorsi – informa la diocesi – davanti alle scuole nelle zone dove è più alta la concentrazione di famiglie provenienti dalla Cina sono stati distribuiti volantini in italiano e in cinese per far conoscere la proposta del doposcuola, al quale, “è bene specificare”, possono partecipare anche bambini e bambine, ragazzi e ragazze non cinesi”. “Ci piacerebbe molto avere studenti italiani e di altre nazionalità, il volantino è in doppia lingua e l’iniziativa si chiama semplicemente ‘doposcuola di Comunità Viva’, dal nome del centro pastorale del Sacro Cuore in via Fiorello Bini”, dice il parroco.
“L’ambito educativo rientra tra i servizi gestiti dalla cooperativa Prato Cultura, realtà nata in seno alla diocesi di Prato”, afferma Gabriele Bresci, presidente della cooperativa: “la proposta di collaborazione in questo progetto ci è arrivata dal parroco padre Attilio e noi ci siamo messi volentieri a disposizione. Siamo certi che questa nuova offerta andrà incontro alle esigenze di molte famiglie”.
Sir, 31 ottobre 2024