UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Un Comitato per custodire la memoria di don Milani

Promosso dalla diocesi di Firenze ricordando la visita del Papa: profonda passione educativa e attenzione alla parola come strumento di libertà
4 Gennaio 2021

Custodire e promuovere «la memoria di don Lorenzo Milani e della sua azione pastorale e civile, dapprima come cappellano a Calenzano e poi a Barbiana come priore, fino alla sua morte». Nasce con questo scopo il «Comitato diocesano per don Lorenzo Milani», costituito dall’arcidiocesi di Firenze. Un atto che accompagna un passaggio importante: dal primo gennaio infatti la chiesa e la canonica di Barbiana, attualmente nel patrimonio dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, torneranno di proprietà dell’arcidiocesi di Firenze, che oltre a impegnarsi nella manutenzione del complesso ne assumerà anche la «responsabilità pastorale».

Il riferimento sarà il «paradigma interpretativo della persona e dell’azione di don Lorenzo» offerto da papa Francesco, nella sua visita a Barbiana il 20 giugno 2017. In quell’occasione, il Papa delineò l’esperienza di don Milani come caratterizzata da una profonda passione educativa e dall’attenzione per la parola come «strumento di libertà e di fraternità », premessa sia di «una fede consapevole» sia di una «piena cittadinanza nella società». E prima di tutto l’esperienza di un prete, che ha posto la propria appartenenza a Cristo e alla Chiesa a fondamento della sua azione.

Alla Fondazione Don Milani – voluta e guidata per lunghi anni da Michele Gesualdi, l’allievo di don Milani recentemente scomparso – verrà chiesto di continuare, attraverso una convenzione, il suo servizio a Barbiana per regolare l’accesso ai luoghi e coordinare l’accompagnamento dei visitatori: l’obiettivo è che la pieve in cui ha vissuto don Milani venga mantenuta, come è stato finora, «nella sua semplice povertà, così come la lasciò il priore alla sua morte, evitando cedimenti a derive turistiche e celebrative ». La nuova struttura raccoglie quindi il lavoro di «quanti in questi anni si sono adoperati per mantenere viva l’eredità di don Milani»: singole persone, gruppi o associazioni. Nel comitato, coordinato dal vicario episcopale per la pastorale monsignor Giovanni Paccosi, figureranno sacerdoti (monsignor Gilberto Aranci, don Andrea Bigalli, don Francesco Carensi, don Giuliano Landini, don Maurizio Pieri) e laici (Zaira Conti, Antonio Deiana, Sandra Gesualdi, Marisa Ignesti, Leandro Lombardi, Nevio Santini, Lauro Seriacopi).

«La responsabilità diretta che l’arcidiocesi assume verso la memoria di don Lorenzo Milani» rappresenta un ulteriore passo verso il riconoscimento del «pieno radicamento ecclesiale di questo prete fiorentino».

Riccardo Bigi

Avvenire, 30 dicembre 2020