UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Tre studenti su quattro «bocciano» la Dad

I risultati di un’indagine condotta da “Almadiploma”
1 Marzo 2021

Tre studenti su quattro ritiene che «la preparazione raggiunta con la didattica a distanza sia inferiore di quella che si sarebbe potuta ottenere con le lezioni in presenza». Ma allo stesso tempo cresce l’apprezzamento per come i docenti abbiano affrontato e gestito questa fase di emergenza. È quanto emerge da un’indagine condotta da Almadiploma, che ha coinvolto oltre 36mila diplomati del 2020 sparsi in tutta Italia, in rappresentanza di 181 istituti. Un campione che per il 57% è rappresentato da studenti dei licei, dal 34,6% da quelli degli istituti tecnici e un 8,3% dei professionali.

Dunque per la didattica a distanza, che da marzo 2020 è la croce e delizia della scuola italiana, c’è una «bocciatura» circa la capacità di essere una alternativa alla pari rispetto alle lezioni in classe. L’indagine dall’altra parte, invece, mostra un crescente apprezzamento degli studenti nei confronti dell’azione dei propri docenti. Il 77,9% risponde di apprezzare «l’efficienza organizzativa» e si sale a ben il 90,3% dei giudizi positivi nella valutazione della «continuità delle lezioni garantita dagli insegnanti». Una stima nei confronti dei propri professori che non si ferma soltanto agli aspetti dell’emergenza provocata dalla pandemia di Covid-19.

Infatti l’indagine promossa da Almadiploma ha chiesto ai diplomati negli ultimi tre anni scolastici, di valutare anche «l’attività di orientamento postdiploma » che i docenti delle superiori hanno messo in campo, con una crescita dl 3,6% degli studenti che si dichiarano soddisfatti. In crescita anche il gradimento sulla «disponibilità al dialogo dimostrata dai prof (+4,1%)», e sulla «chiarezza espositiva (+3,3%)». (E.Le.)

Avvenire, 27 febbraio 2021