All’inizio dell’anno scolastico 2018/19, l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, scrive a studenti, docenti, genitori, educatori scolastici. “L’educazione delle nuove generazioni – si legge nel messaggio – è una questione centrale e decisiva per una formazione autentica delle coscienze, per la qualità della vita civile e democratica a servizio della comunità”.
Per superare il rischio dell’isolamento e dell’autoreferenzialità, continua l’arcivescovo, “è auspicabile un patto di solidarietà tra le istituzioni educative, nella pari dignità pur nella distinzione delle diversità di ruoli e delle competenze. La famiglia, la scuola, le associazioni, la parrocchia, le diverse forme di aggregazione e di presenza della società civile, se consapevoli della loro funzione educativa, possono costituire insieme un ambiente fecondo per la crescita e lo sviluppo umano, culturale e sociale delle nuove generazioni, secondo una progettualità condivisa. Partecipazione e corresponsabilità sono i caratteri essenziali di tale progetto che tende a superare la frammentazione e vuole educare a gestire, con senso critico e non succube, le grandi potenzialità ed i rischi dei mass-media e delle nuove tecnologie”.
Nell’occasione, mons. Nosiglia ricorda anche l’appuntamento con la Settimana della scuola e dell’Università, che si svolgerà da domenica 21 a venerdì 26 ottobre. Attraverso il coinvolgimento di docenti, alunni, genitori, studenti universitari sarà l’occasione per approfondire un tema sempre attuale: “Facciamo la Pace”. La pace – scrive l’arcivescovo – “non riguarda solamente le grandi situazioni mondiali di conflitto che chiedono la nostra attenzione ma chiama in causa ciascuno di noi nelle sue scelte concrete e quotidiane, scelte di rifiuto o di accoglienza, scelte di egoismo o di disponibilità. Attraverso il tema scelto, la Settimana della scuola e dell’Università vuole portare il suo contributo per una cultura della pace che non si riduce alla rinuncia alle identità ma invece proprio a partire da queste cerca strade di dialogo e di collaborazione”.
In allegato il testo integrale del messaggio.