Domenica 7 aprile 2019 nelle parrocchie della diocesi di Termoli-Larino la carità si farà particolarmente concreta, grazie alla colletta diocesana. Tutte le offerte raccolte durante le celebrazioni parrocchiali saranno destinate all’acquisto di materiale scolastico per le famiglie della diocesi che si trovano ad attraversare un periodo economicamente difficile. Ma non solo. La carità guarderà anche alle necessità che ci sono di là delle sbarre del carcere di Larino. Saranno infatti raccolti anche beni di prima necessità per i detenuti, come prodotti per l’igiene personale e abbigliamento, che saranno gestiti dal cappellano e dal gruppo di volontari della Pastorale carceraria che da anni, con grande generosità, esprimono vicinanza e solidarietà concreta agli ospiti della casa circondariale, in collaborazione con il direttore Rosa La Ginestra.
L’iniziativa è stata promossa anche nel periodo di Avvento: grazie alle offerte raccolte nelle settimane di preparazione al Natale è stato possibile potenziare il servizio mensa della Caritas diocesana e sostenere i servizi necessari per affrontare eventuali emergenze per i migranti a seguito della nuova normativa che disciplina il settore. “Il periodo di preparazione alla Pasqua – sottolinea il vescovo Gianfranco de Luca – rappresenta un tempo privilegiato volto a sperimentare la presenza amorevole di Gesù Cristo come un ambiente vitale per tutti. Parola di Dio, liturgia e carità sono, infatti, le tre dimensioni che scandiscono sempre il cammino della nostra vita cristiana.
In Avvento così come in Quaresima, quali tempi forti, la diocesi ha individuato una domenica nella quale tutte le comunità sono sollecitate ad una maggiore attenzione a gesti di generosità. L’invito è rivolto a tutti, alla società intera, perché ci si apra alla condivisione con quanti vivono una particolare condizione di fatica e disagio e, inoltre, sentono la responsabilità per le famiglie in condizioni di bisogno ma anche per tutti i detenuti in condizioni di povertà estrema che non hanno nessun riferimento familiare”.
Combattere e prevenire la povertà educativa dei minori. Questo l’obiettivo che si prefigge il progetto Ribes (Risorse integrate per i bisogni educativi speciali), che da oggi parte anche nell’arcidiocesi di Pescara-Penne. Soggetto responsabile sul territorio sarà la Caritas diocesana. Il progetto ha preso il via ufficialmente questa mattina con un incontro alla Facoltà teologica S. Bonaventura di Roma, dove si è tenuto un incontro con i partner nazionali. “Centrale è la relazione tra scuola, famiglia e territorio – spiega Monica D’Allevo, responsabile di Ribes – attraverso cui vogliamo sostenere l’implementazione di attività complementari ai percorsi scolastici dei bambini, promuovendo forme di affiancamento familiare e l’ampliamento dell’accesso a proposte culturali, sportive e musicali in collaborazione con realtà locali”.
L’incontro proseguirà fino a mercoledì e prevede percorsi di formazione per 50 collaboratori della rete di partner. Il progetto Ribes vedrà impegnati i soggetti aderenti per i prossimi tre anni per una preventiva presa in carico comunitaria delle situazioni di fragilità nei territori di riferimento. “Abbiamo scelto con convinzione di essere il soggetto responsabile del progetto Ribes – commenta don Marco Pagniello, direttore della fondazione Caritas Pescara-Penne onlus – perché crediamo fortemente nel valore della sperimentazione nella scuola e della collaudata esperienza dell’affiancamento familiare. È nella mission della nostra Fondazione l’impegno a generare e far crescere una cultura della prevenzione e dell’inclusione che sono il cuore di questo progetto basato su un’importante rete di collaborazioni nazionali”.
Sir, 1 aprile 2019