UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Studenti protagonisti del nostro tempo

Primo TEDx dell’Università Cattolica, sul palco docenti e scienziati, economisti e rapper in un confronto multidisciplinare sul concetto di tempo
10 Marzo 2021

Una ricetta ben eseguita, la storia dell’universo o il momento economico giusto per investire o risparmiare. È tutta una questione di tempo. E proprio il suo scorrere inesorabile è stato il filo rosso del primo TEDx realizzato in digitale domenica 7 marzo e organizzato da un team di 27 studenti dell’Università Cattolica guidati da Matteo Bonadies e Matteo Scalabrini, neolaureati in Innovation & Technology Management grazie alla mediapartnership con il Sole 24 Ore. "TIME 2.0" il titolo dell’evento, perché si sarebbe dovuto svolgere un anno fa, ma la pandemia ha costretto a rimandarlo: sul palco, introdotti dal conduttore Giacomo Poretti, si sono succeduti rapper, economisti, docenti universitari, chef e scienziati per una riflessione multidisciplinare sul concetto di tempo.

Di tempo sicuramente non ne possiamo più perdere per uscire dalla crisi pandemica «e possiamo farlo solo con la campagna di vaccinazione», sottolinea Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti pubblici italiani dell’Università Cattolica e protagonista del primo Talk. Secondo l’economista questo è un buon momento per investire e per questo «servono risorse finanziare». Soldi, sostiene Cottarelli, che arriveranno con il Next Generation EU dopo la presentazione ad aprile del Recovery Plan. «È il momento di fare investimenti in formazione, risorse umane, anche indebitandosi verso l’Europa con tassi di interessi negativi visto che se prendiamo 100 dovremo restituire 98».

Se i vaccini sono la chiave per il futuro, la luce è lo strumento per vedere nel passato. Quando ammiriamo il sole tramontare, in realtà è già sceso sotto l’orizzonte 8 minuti prima: «Se un’ipotetica forma di vita intelligente osservasse la terra da Andromeda, la stella più vicina alla Terra dopo il Sole, non vedrebbe noi ma l’Homo Habilis», spiega Paola Santini, astrofisica che studia l’evoluzione delle galassie per l’Osservatorio Astronomico di Roma. Tornando sul nostro pianeta ed entrando in cucina ecco la riflessione dello chef Davide Oldani: «Per me cucinare bene significa seguire la stagione e usare bene i suoi prodotti. È un mix di tradizione e innovazione, la prima non va solo studiata ma anche appresa per poterla poi innovare. La cucina è il risultato di un cammino, fatto di passione ed esperienze personali».

Dalla Sardegna a Manhattan per guidare un team dedicato alla Digital Transformation in Google. È la storia di Nadia Carta, che ha raccontato la sua carriera professionale. Secondo la manager italiana per avere successo a livello professionale bisogna avere «grinta e perseveranza», necessarie per affrontare gli ostacoli, come quello della pandemia, e andare avanti per rincorrere i propri sogni. Dal suo punto di visto sono cinque i modi da cui non bisogna prescindere per raggiungere la massima felicità: «Sognare e avere una visione; accettare gli ostacoli in cui ciascuno di noi quotidianamente s’imbatte; eliminare i “pesi morti”; circondarsi di persone positive; essere consapevoli del tempo presente».

Ma il tempo diventa anche un problema in campi che spaziano dall’alta finanza al diritto penale secondo Ennio Alagia, docente di Privacy and Security per il corso di laurea in Innovation and Technology Management in Cattolica. L’esempio è sul ruolo degli algoritmi HFT, High Frequency Trading, che regolano ormai più della metà delle transazioni del mercato globale, nel flash crash del 2010, uno dei crolli più rapidi della storia di Wall Street: «Questi sistemi preoccupano perché hanno tempi di reazione infinitamente inferiori a quelli dell’uomo, il matematico Alan Turing diceva che se ci aspettiamo che una macchina sia infallibile, essa non può essere anche intelligente. Credo sia il caso di cominciare a riflettere su chi cadrà la responsabilità di un reato commesso da una intelligenza artificiale, gli incidenti mortali causati da auto a guida autonoma sono lì a dimostrarlo» sottolinea Alagia.

Per Ciro De Florio, docente di Logica e Filosofia della Scienza in Cattolica, il passare dei secondi pone diverse questioni: «Noi non vediamo il tempo scorrere, ma il cambiamento delle cose, la loro dinamica. Per esempio, i figli che crescono o i capelli che cadono. Per gli scienziati il tempo è molto particolare: il futuro è univoco o le nostre scelte determinano dei cambi di direzione sul nostro avvenire?». Oltre a generare paradossi logici il tempo sa essere tiranno e portarti a bruciare le tappe in nome del “qui tutto e subito”.

Come è successo a Matteo Professione, in arte Ernia, rapper di successo che racconta la sua esperienza: «La musica oggi viene trattata come un prodotto, i tempi della domanda si accorciano e quelli dell’offerta devono tenere il passo». Questo, secondo il musicista, si traduce in una maggiore pressione, in un minor tempo da poter dedicare a vivere esperienze che ispirino e determino l’esigenza di scrittura. «Serve quindi giunti a questo punto prendere consapevolezza di come da ambo le parti, da quella dell’artista che crea e del pubblico che gode della sua opera, sia necessario riappropriarsi del concetto di attesa e di tempo naturale, se ciò di cui vogliamo fruire è qualcosa che possa essere in grado di resistergli e, proprio nel tempo, accompagnarci».

Chiudendo l’evento, la prorettrice della Cattolica Antonella Sciarrone Alibrandi ha ringraziato gli studenti che hanno organizzato il TEDx dell’Ateneo: «Quello dell’università è un tempo libero, che possiamo disegnare e costruire. I ragazzi che hanno reso possibile questo pomeriggio hanno scelto di vivere l’università da protagonisti. Li ringrazio perché ci aiutano a riflettere su cosa voglia dire fare università oggi, perché in un tempo come quella della pandemia, che sembra fatto apposta per rimandare e rinviare, hanno vissuto l’oggi tirando fuori tutte le risorse da giocare nel presente, che non è il migliore possibile ma che è il nostro».

Michele Nardi

CattolicaNews, 7 marzo 2021