L’Ufficio Migrantes di Albenga promuove dal 2017 la scuola di italiano per stranieri con il coinvolgimento di numerosi volontari impegnati a proporre corsi non solo nella sede di Albenga, ma anche nelle frazioni di Leca e San Fedele. Lo scorso dicembre ha proposto agli studenti delle scuole della zona di aderire al progetto e 18 ragazzi della classe terza del liceo classico Giordano Bruno hanno accolto l’iniziativa come volontari. Abbiamo chiesto loro come è andata: «Dopo che la scuola e l’associazione hanno firmato la convenzione, abbiamo cominciato la nostra attività nella sede di Albenga, ogni venerdì pomeriggio. La prima volta che abbiamo messo piede a Migrantes, siamo stati accolti da Giuliano, il quale ci ha indicato le modalità di lavoro, fornendoci il materiale adatto, e indicandoci le persone che avremmo poi seguito. Durante tutto il percorso, proseguito fino a maggio, siamo stati accompagnati da un insegnante della classe.
Inizialmente le difficoltà erano molte. Noi ragazzi ci siamo trovati a stretto contatto con persone di ogni età, che non avevano alcuna conoscenza dell’Italiano; fortunatamente, talvolta, l’attività è stata facilitata grazie alla mediazione di un’altra lingua, come francese, inglese, spagnolo e albanese parlate da loro e da noi.
Un’altra difficoltà con cui ci siamo confrontati, è stata l’interazione che nasceva tra gli studenti parlanti la stessa lingua: in alcuni momenti, infatti, i ragazzi dialogavano nella loro lingua madre estraniandosi dalla lezione. In altri casi, ciò rappresentava invece un punto di forza, in quanto gli studenti collaboravano per facilitare la comunicazione.
Uno degli arricchimenti maggiori di quest’esperienza è stata sicuramente la possibilità di ascoltare le loro storie, le quali non avremmo mai avuto l’opportunità di conoscere. Tra le storie apprese possiamo condividere quella di una ragazza appena arrivata dalle Filippine, in dolce attesa, che frequentava i corsi per imparare più velocemente la lingua del marito.
Oppure la storia di un ragazzo nato a Pietra Ligure da genitori marocchini, tornato in Marocco e recentemente trasferitosi ad Alassio per seguire il sogno di studiare le lingue. Infine, ci ha segnati la storia di tre amiche venute dal Marocco per iscriversi all’Università di Genova; tutto è partito da una delle tre che ha iniziato a frequentare i corsi trovandoli utili e ha coinvolto le altre due. Tutte e tre si stanno preparando a superare il test per prendere la certificazione di lingua italiana, con il fine di passare i test di ammissione alle rispettive facoltà: medicina, infermieristica e chimica. Vorremmo sottolineare che Migrantes mette a disposizione ulteriori corsi per venire incontro alle esigenze degli studenti, ad esempio queste tre ragazze saranno seguite quest’estate da un professore di matematica. Ultimo ma non per importanza, due studentesse della nostra classe del Giordano Bruno, in occasione della Notte Nazionale dei Licei Classici, hanno intervistato Ibrahim Galdima, autore del libro “Il Re della savana” e fondatore dell’associazione “Galdima foundation” che aiuta i giovani in Camerun a studiare e trovare una famiglia. Questo giovane uomo è stato uno dei primi ragazzi a frequentare i corsi offerti da Migrantes. Riflettendo su questo percorso, riteniamo che quest’esperienza sia stata per noi formativa e una fonte di arricchimento, dal momento che abbiamo potuto accogliere culture lontane da noi, grazie alle persone con le quali abbiamo lavorato».
(A.R.)
Ponente Sette, 23 giugno 2024