C’è stato un momento, nella cavea dell’IISS Berenini di Fidenza, in cui si è respirata una speranza concreta: quella che le nuove generazioni non solo comprendano l’urgenza della crisi ambientale, ma abbiano già dentro di sé gli strumenti per affrontarla con coraggio, creatività e visione.
È successo il 5 maggio 2025, in occasione dell’incontro conclusivo del progetto “Sorella Acqua”, un percorso formativo promosso dalla Diocesi di Fidenza in collaborazione con Caritas, l’Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro e l’Ufficio Scuola. Una rete di realtà diverse – tra cui le scuole IISS Berenini e IISS Paciolo D’Annunzio, Emiliambiente e l’Amministrazione comunale – unite da un obiettivo comune: educare alla custodia dell’acqua, fonte insostituibile di vita.
A parlare davvero, però, sono stati gli studenti. Con la guida dei loro insegnanti di religione e il supporto dei docenti di classe, hanno dato forma a brevi video capaci di emozionare, far riflettere e – perché no – scuotere le coscienze. Le loro opere hanno preso spunto dai forti richiami di Papa Francesco a una ecologia integrale e a una conversione del cuore, mettendo al centro il legame tra acqua, vita e giustizia sociale.
Il Dirigente scolastico, prof. Ferdinando Crespi, ha accolto con entusiasmo i presenti, partecipando attivamente a una mattinata che non è stata solo la conclusione di un percorso, ma l’inizio di una presa di responsabilità condivisa. Lucia Araldi, direttrice dell’Ufficio Scuola, ha portato i saluti del Vescovo Ovidio, ricordando le parole spesso pronunciate da Papa Francesco: “Nessuno si salva da solo”. E questo progetto, con la sua coralità di voci e competenze, lo ha dimostrato pienamente.
Il momento più atteso è stato forse quello in cui i video sono stati proiettati e commentati dal regista Diego Monfredini, che ha saputo valorizzare l’autenticità e l’intensità dei messaggi espressi dai ragazzi. Con passione e professionalità, ha offerto suggerimenti, incoraggiamenti e – soprattutto – una sfida: proseguire insieme il lavoro, dando vita a uno spot professionale da diffondere in rete. Un’opportunità concreta per trasformare un laboratorio scolastico in un messaggio capace di arrivare lontano.
Accanto a lui, Ilaria Gandolfi di Emiliambiente ha parlato con chiarezza ed entusiasmo: l’acqua pubblica è buona, ecologica, economica, e imparare a custodirla è un gesto rivoluzionario. Ha distribuito cartoline con il motto “Bevi responsabilmente” e un invito potente nella sua semplicità: “Imparare, custodire, condividere”.
La mattinata si è chiusa con un gesto simbolico ma carico di significato: la consegna a ciascuno degli studenti di un attestato di “Custode dell’acqua”, da parte di Stefano Baschieri (Caritas) e Anna Piletti (Pastorale Sociale e del Lavoro). Un riconoscimento, certo, ma anche un impegno. Perché essere custodi non è un compito da poco. È una chiamata quotidiana a vivere con rispetto, consapevolezza e amore ogni singola goccia di questo nostro bene comune.
In un tempo in cui le crisi ambientali sembrano sopraffarci, è stato rincuorante vedere giovani menti e cuori uniti da un messaggio così forte e limpido. “Sorella Acqua” non è stato solo un progetto scolastico: è stato un seme piantato nel presente, con radici nella comunità e rami che guardano al futuro.
(dal settimanale diocesano di Fidenza “Il Risveglio” – foto dal sito dell’IISS Berenini di Fidenza)
Il video “altrimenti la rimpiangeremo” costruito da un gruppo di studenti, con la supervisione del regista Diego Monfredini, rappresenta un momento di sintesi del lavoro svolto in classe e desidera proporsi ad un ampio pubblico. Frutto della creatività dei nostri ragazzi, il video punta a colpire lo spettatore con la suggestione e l’emozione, per indurre la riflessione e promuovere comportamenti corretti e consapevoli.