Chiuse per virus anche le porte degli atenei, da un giorno all’altro oltre un milione di universitari ha dovuto confrontarsi con una nuova realtà. Non più corsi ed esami dal vivo, discussioni di tesi, ma una nuova forma di didattica si è imposta. Un impatto non sempre e per tutti facile da vivere, una situazione che coinvolge fortemente a livello emotivo, psicologico e spirituale. Lo ho ricordato papa Francesco, lo scorso 24 aprile, nella Messa mattutina a Santa Marta, chiedendo di accompagnare con la preghiera gli studenti. Nasce da queste considerazioni Sos –Supporto online studenti, una nuova forma di volontariato digitale, promossa dalla pastorale universitaria di Piemonte e Valle d’Aosta in sintonia con l’ufficio per l’Educazione, scuola e università della Cei e l’Università Cattolica.
«Essere vicini ai nostri ragazzi nelle fatiche dello studio e della vita è la nostra missione in università», sottolinea don Luca Peyron, direttore della pastorale universitaria del Piemonte. Sos inizia con due sessioni, la prima si è tenuta ieri pomeriggio, una seconda è prevista per domani alle 18 in streaming su www.saperi.news. In tanti si sono collegati nella prima giornata per interloquire con Michelangelo Conoscenti, docente dell’Università di Torino e Sofia Ceretta, studentessa che sta scrivendo con lui la tesi. «Desidero aiutare gli altri, rendermi utile quando posso, sostenere gli altri studenti nel risolvere i loro problemi – racconta Sofia –. Ho ritenuto utile fornire un supporto concreto per affrontare una situazione nuova per tutti noi. Abbiamo offerto consigli e suggerimenti per come prepararsi e vivere gli esami online e per la stesura e la discussione della tesi. Sono le situazioni più articolate e complicate con cui gli studenti si devono destreggiare in questo periodo». Ceretta è tutor in università, ha la capacità di ascoltare le necessità dei suoi colleghi di studio e di aiutarli. Esperienza che ha messo a frutto per reinventare nuove strade per continuare a essere un punto di riferimento durante la pandemia.
L’appuntamento di domani tratterà della spiritualità dello studio oggi, gli studenti ascolteranno monsignor Claudio Giuliodori, assistente generale dell’Università Cattolica, e suor Maria Patrizia, priora del convento di clausura cottolenghino di Pralormo (To). «In un tempo di profondi sconvolgimenti – sottolinea Giuliodori – saper dare continuità in modo creativo e dinamico all’attività formativa, rappresenta una risposta concreta ed efficace alla tentazione di lasciarsi andare in balia degli eventi. Condividendo pensieri e atteggiamenti, che ci aiutino a essere resilienti e costruttivi, possiamo contribuire al nostro bene e a quello delle comunità familiari, accademiche e sociali a cui apparteniamo».
Chiara Genisio
Avvenire, 29 aprile 2020