Carissimo, carissima,
voglio augurarti per quest’anno di far posto accanto al tuo banco ad un nuovo compagno. Con i compagni di classe si cresce giorno dopo giorno, si scopre quanto sia importante condividere le ore di lezione, scherzare (attenti a non far arrabbiare i vostri docenti!), guardare oltre la finestra della scuola per ritrovarsi a vivere esperienze di amicizia. Sappi essere accogliente e gentile con loro! Il compagno che ti presento si chiama Carlo Acutis: quest’anno avrebbe compiuto 33 anni, ma è morto appena quindicenne, lasciandoci l’esempio di un ragazzo con tanta voglia di vivere ed che tutti vorrebbero accanto, per volare alto. Volare alto non è soltanto prendere bei voti - che non sono certo da disprezzare - ma vivere una vita che sia piena di positività, di amicizia, di altruismo. Carlo diceva che tutti nasciamo originali, ma poi alcuni finiscono di essere fotocopie, quando non hanno fiducia nei propri talenti e pur di piacere agli altri fanno delle sciocchezze che rattristano noi e chi ci vuole davvero bene. Era un ragazzo che ha saputo trasformare anche la sua passione per il computer in un’occasione grande per aiutare gli amici e diffondere notizie belle (aveva da solo realizzato un sito sui miracoli eucaristici, un mistero di cui può parlarti il prof di Religione). Carlo aveva una grande fede in Dio e non se ne vergognava: era il suo segreto e ci insegna che occorre avere un ideale infinito, da seguire con gioia e convinzione. Egli diceva: La nostra meta deve essere l’infinito, non il finito. Davvero con questo compagno di scuola puoi guardare dentro di te e scoprire di quanto bene sei capace, quanto sei originale! Non te lo ha mai detto nessuno? Beh, questo amico che ti ho presentato, te lo suggerisce. Ti auguro che questo sia un anno nel quale tu possa desiderare di volare alto nella vita e mettercela tutta per iniziare a farlo. Buon anno scolastico!
Tuo, don Luigi
Arcivescovo di Catania
Carissimi dirigenti scolastici del territorio dell’Arcidiocesi di Catania,
mentre sta suonando la prima campanella per accogliere gli alunni per un nuovo anno scolastico, permettete che vi rivolga sentiti auguri, che estendo a tutti i docenti, al personale amministrativo ed ATA, ai genitori degli organismi rappresentativi e naturalmente, agli alunni.
La nostra Repubblica garantisce il diritto allo studio per tutti, ma poi sappiamo bene che l’onore e l’onere di far “funzionare” la scuola spetta a ciascuno di voi; non sempre è facile trovare le risorse perché le scuole abbiano strumenti didattici sufficienti, spazi adeguati e decorosi, supporto e collaborazione delle famiglie. Spero che quest’anno possiate garantire a tutti con il vostro impegno e la vostra competenza quelle possibilità che permettano ad ogni ragazzo di crescere come persona e come cittadino, del nostro Paese e del mondo. Auspico che tutte le autorità competenti, che so animate da buona volontà, vi siano davvero di supporto. Permettete di manifestarvi ancora affetto e stima: voi siete il “capitale umano” più grande dell’Italia, perché chi ha il compito di insegnare e non si lascia mai rubare la propria passione educativa, è il vero “motore” della crescita del nostro Paese, che può essere tale se è anche progresso culturale e spirituale. Auguri, e coraggio!
Attraverso i docenti di religione anche quest’anno ho inviato un messaggio ai nostri ragazzi, presentando un “modello positivo” per la loro età: si tratta di Carlo Acutis, un giovane milanese che è nato nel 1991 e morto a soli quindici per leucemia fulminante, un ragazzo allo stesso tempo normale ed eccezionale. Sappiamo quanto ci sia bisogno di modelli per i nostri giovani: se sono loro coetanei sono ancora più credibili!
La nostra Arcidiocesi, attraverso l’Ufficio di pastorale scolastica, l’Ufficio per l’Insegnamento della Religione cattolica e quello per il contrasto alla dispersione scolastica, rimangono aperti ad ogni tipo di collaborazione, soprattutto per dare il nostro contributo per superare il grave problema della dispersione. Quest’anno continuerà l’esperienza degli Amici di Rosso malpelo, un gruppo di adolescenti ed universitari, a cui tutti possono aderire, che si prende cura con il “doposcuola” dei ragazzi che ne hanno bisogno, così come continuano le iniziative di supporto allo studio di oratori e di alcune parrocchie. L’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro invece proporrà una serie di incontri sulla cittadinanza, rivolto soprattutto ai giovani del triennio delle Superiori, perché tutti avvertiamo l’urgenza di formare alla sensibilità per i problemi sociali le nuove generazioni. Infine, avrò il piacere di invitarvi in Arcivescovado anche quest’anno per lo scambio di auguri natalizi. Augurandovi ogni bene e desideroso di incontrarvi, vi incoraggio a guardare con passione e fiducia ai giorni di scuola che vi aspettano, un tempo nel quale aprire il cuore dei nostri ragazzi all’infinito!
Fraterni saluti,
+ Luigi Renna
Arcivescovo di Catania