UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Se le tecnologie fanno costruire la comunità

Per continuare ad essere comunità educante
15 Dicembre 2020

Come valorizzare tecnologie e rete per continuare a costruire insieme relazioni e apprendimenti è questione che ha animato fin da subito, in questi mesi, il vivace dibattito attorno alla scuola, costretta a molte 'distanze', a frequenti e rapide riorganizzazioni. Tra le sollecitazioni non nuove visto che il tema dei media investe da più di trent’anni il mondo della formazione con studi, ricerche, progetti sperimentali - quella di come farsi comunità all’interno della community è senz’altro uno dei nodi che hanno connotato la progettualità dei servizi educativi 0-6.

Primo elemento che ha garantito ancoraggio, di fronte al rischio di frammentarietà della proposta a distanza, è stato l’avere un riferimento nella progettazione educativo didattica e nella collegialità. Poter contare su una direzione tracciata prima e fare riferimento a quanto accaduto tra marzo e agosto per ripartire maggiormente consapevoli in settembre, ha consentito di riflettere su come mantenere chiara la nostra identità di scuola di fronte al cambiamento. Due le direzioni che hanno permesso di affrontare i nodi critici: da un lato curare partecipazione attiva e coinvolgimento congiunto; dall’altro nutrire pensiero, riflessione, narrazioni e ragionamenti collettivi.

Ecco allora fiabe e storie che vanno ben oltre la segnalazione di un link o di un video da 'pescare' in rete, ma diventano occasione di confronti tra genitori e generano letture animate, inventate in famiglia insieme ai bambini, che vengono poi messe a disposizione di tutti nella biblioteca - divenuta online e interattiva - della scuola. Come pure racconti che prendono corpo grazie allo stimolo di parole guida, girando di famiglia in famiglia e arricchendosi a ogni passaggio di intrecci e sviluppi.

Facilitare la costruzione di sguardi condivisi - attraverso le esperienze proposte e la documentazione - si è rivelato irrinunciabile. Ad esempio, realizzando mappe digitali interattive che suggeriscono passeggiate ed esplorazioni sul territorio, che si cocostruiscono e alimentano man mano che i bambini vivono e raccontano le proprie esperienze. Oppure la capacità di 'giocare' con la distanza dell’online per alimentare occasioni alternative di partecipazione precedentemente ostacolate da costi e implicazioni organizzative o l’incontro col museo in videochiamata avendo a disposizione, in aula, strumenti e materiali da maneggiare. Anche la documentazione non è consegna a fine esperienza, ma racconto in divenire, che si costruisce insieme man mano che si condividono i significati educativi delle esperienze proposte.

Tutto questo per continuare a essere 'comunità educante', valorizzando ruoli e competenze e continuando a essere scuole che 'costruiscono comunità', che si fanno promotrici e garanti di relazioni di prossimità.

Silvia Cavalloro, Commissione tecnica del Settore pedagogico nazionale

Avvenire, 15 dicembre 2020