UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Scuole paritarie in prima fila nel risparmio energetico

Il Faes riserva gli ascensori ai diversamente abili e abbassa le luci. Galdus usa al minimo gli apparecchi da laboratorio
17 Ottobre 2022

Meno luci accese e minor utilizzo delle apparecchiature elettroniche nonché il raggiungimento delle aule usando solo le scale e dimenticando gli ascensori. Così nel primo mese di lezioni le scuole Faes hanno risparmiato il 30% sulla bolletta dell’energia elettrica. «I costi sono comunque triplicati ma sarebbero stati ancora più alti senza questi accorgimenti che hanno coinvolto tutti, dai docenti agli studenti fino ai collaboratori e al personale di segreteria», affermano all’istituto.

Il Faes è una delle scuole più green della città grazie ai lavori di efficientamento portati a termine già 10 anni fa ma ora sono allo studio anche interventi di isolamento termico e l’installazione di un impianto fotovoltaico. Modifiche che non tutte le strutture adibite all’istruzione possono permettersi perché «gli istituti pubblici sono responsabilità della Città Metropolitana che è l’unica preposta ad intervenire» spiega il preside del liceo Volta Domenico Squillace anche se «i ragazzi in questo periodo sono molto attenti a non sprecare energia inutilmente» aggiunge il docente di lettere del Cremona Marcello Bramati. Ai dispositivi elettronici accesi solo lo stretto indispensabile, agli ascensori riservati ai diversamente abili - tra l’altro con buoni effetti anche sulla salute di tutti - e all’attenzione nell’uso delle apparecchiature di laboratorio nelle scuole Faes si aggiungono poi il monitoraggio costante dei consumi e gli interventi tecnici di efficientamento come la progressiva sostituzione delle poche lampadine ancora non led.

Correzioni che hanno applicato anche altri istituti come la scuola professionale Galdus dove «nelle aule è stato fatto tutto il possibile per risparmiare ma le apparecchiature di laboratorio consumano ancora moltissimo provocando un forte incremento della bolletta» ha spiegato il presidente Diego Montrone. Da qui la preoccupazione delle scuole professionali anche per l’immediato futuro. L’istituto Gonzaga ha invece diviso la struttura in moduli per regolare il calore in base all’utilizzo delle parti e il ricambio dell’aria è regolato da un sistema di monitoraggio che avvia la procedura solo nei momenti e nei tempi necessari, evitando inutili dispersioni.

Il Faes è stato un precursore della lotta alla dispersione energetica: i primi lavori di ristrutturazione per plessi più green sono iniziati infatti nel 2013. La struttura è riscaldata da anni con pompe di calore che pescano in acqua di falda così che i consumi di gas sono limitati alle cucine. Un monitoraggio dei consumi tramite contachilowattora permette di tenere sotto controllo le apparecchiature più energivore e interventi hanno coinvolto i servizi mensa e pulizie per quanto riguarda fornelli, frigoriferi e freezer. Da qui un risparmio del 25% nel plesso che ospita le classi dal nido alla scuola secondaria di primo grado e del 30% in quello dei liceali.

Monica Lucioni

Avvenire, 16 ottobre 2022

(foto dal profilo Facebook)