UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Scuola, una relazione che la pandemia non ha interrotto

CdO-opere educative, che rappresenta oltre 700 istituti paritari con 60mila alunni, ha scelto di continuare a «costruire», nonostante l’emergenza
8 Marzo 2021

Anche in tempo di pandemia è necessario continuare a “Costruire scuole”, luoghi dove la passione educativa non viene meno nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. Di questo si è discusso nelle tre giornate del Convegno nazionale della Cdo-Opere educative, giunto alla 21esima edizione, che si è concluso ieri. “Costruire e far crescere scuole oggi” è stato, appunto, il tema scelto per l’appuntamento di quest’anno, che si è svolto in modalità esclusivamente online e ha visto collegati gestori, amministratori e personale direttivo di scuole paritarie, chiamati a raccolta dall’associazione che riunisce circa 200 enti gestori per 700 scuole (dall’infanzia alle secondarie) frequentate da 60mila alunni.

«L’emergenza sanitaria – ha sottolineato il neo presidente della Cdo-Opere educative, Massimiliano Tonarini – ha mostrato i veri valori della relazione tra insegnante e alunno e del rapporto tra scuola e territorio. Valori tanto più consolidati nelle scuole paritarie, che hanno nel proprio dna il valore dell’autonomia. Un patrimonio per l’intero sistema d’istruzione, quindi anche per le scuole statali, perché soltanto dentro una pluralità di offerta formativa ci sono maggiori risorse per affrontare anche momenti di difficoltà come quello che stiamo attraversando ormai da un anno».

Diversi i testimoni che, durante la tre giorni, hanno portato il proprio contributo ai lavori. Come Alessandro D’Avenia, che è intervenuto sulla relazione tra insegnante e studente, o come padre Alberto Caccaro, missionario del Pime in Cambogia, dove ha aperto quattro scuole, ora mandate avanti da ex-allievi. Del necessario coinvolgimento dei genitori nella vita della scuola ha parlato l’attore Giacomo Poretti, ricordando l’esperienza della scuola “La Zolla” di Milano. Infine, il direttore della Fondazione Agnelli, Andrea Gavosto, ha analizzato la situazione, indicando delle piste di lavoro per il futuro, oltre il Covid.

«L’esperienza di questi mesi, per quello che emerge da molte delle scuole associate – ha sottolineato il presidente Tonarini – è un dialogo attento e serrato fra docenti e famiglia per individuare le difficoltà dei ragazzi. Ci sono stati tantissimi esempi nel venire incontro a queste difficoltà nelle nostre scuole, nel rispetto dei provvedimenti d’emergenza, attraverso nuove ed interessanti iniziative di inclusione».

Paolo Ferarario

Avvenire, 6 marzo 2021