E’ stato pubblicato il nuovo numero di ‘Vocazioni’ N. 5/2024 dal titolo ‘Lo riconobbero’. Dopo l’editoriale del Direttore, don Michele Gianola, la rivista contiene un Dossier dedicato al mondo della scuola, con i seguenti contributi:
- L’io e il mondo
DARIO EUGENIO NICOLI
Si delinea per la scuola una strada che porta a disegnare un nuovo “circolo del sapere”, il cui scopo consiste nel fornire ai giovani una cultura autentica, ovvero orientata alla verità, storica e formativa, facendo sì che ogni passo del percorso degli studi renda gli studenti pronti a cogliere il disvelamento della propria vocazione.
- Una comunità che educa
ANDREA TORRESIN, S.D.B.
L’animazione vocazionale è intrinsecamente una realtà ecclesiale, che si sviluppa in un contesto di comunione e di dono gratuito; essa non rappresenta, dunque, una missione e una responsabilità riservata esclusivamente a un ristretto gruppo di specialisti, ma coinvolge, a diversi livelli e con differenti responsabilità, tutta la Comunità educativa pastorale.
- Scegli tu!
SERVIZIO PER I GIOVANI E L’UNIVERSITÀ - ARCIDIOCESI DI MILANO
Non possiamo lasciare i giovani diseredati, cioè senza quella eredità meravigliosa che ci è stata consegnata. L'arte del discernimento rappresenta uno dei doni più preziosi che possiamo condividere con i ragazzi, assolvendo così in modo dignitoso alla nostra responsabilità di adulti.
- La vocazione che motiva lo studio
FRANCESCO MENGONI, O.F.M. Cap.
Avere un approccio transdisciplinare può essere il modo pratico con cui riportare la questione vocazionale all’interno dello studio. Dialogando con gli altri saperi con umiltà: la questione vocazionale che ogni cristiano deve affrontare sta alla base della vita.
La rivista è acquistabile sullo store di Vocazioni:
Inoltre, in archivio su VOCAZIONI.ONLINE si trova il seguente articolo:
Come si propone il valore della vocazione al servizio all’interno della pastorale ordinaria nella scuola
MARINA BARTOLOMEI
Il nostro agire educativo non può che identificarsi nell’impegno di una libertà al servizio di un’altra libertà. L’insegnante mette a disposizione dell’alunno non solo la sua professionalità e le varie competenze, bensì se stesso come persona genuina.