Domenica 27 novembre 2022 dalle 8 alle 12 e lunedì 28 novembre dalle 8 alle 13,30 in molte scuole ci saranno le elezioni per il Consiglio di Istituto e anche i genitori dovranno eleggere i loro rappresentanti.
Deve esistere un’alleanza tra la scuola e la famiglia nella formazione e nell’educazione delle nuove generazioni: si tratta di individuare gli spazi e i metodi per declinare questo dialogo, questa collaborazione.
Gli organi collegiali sono la prima naturale opportunità: consigli di intersezione alla scuola dell’infanzia, di interclasse alla scuola primaria, di classe alle scuole secondarie di primo grado e superiore, nonché i consigli di istituto; nei consigli di istituto partecipano, oltre al preside, i docenti, i genitori e il personale (e alle superiori anche gli studenti). Sono prima di tutto occasioni di confronto tra le varie componenti e poi di proposta e di elaborazione di progetti e iniziative.
Il Consiglio di Istituto, poi, è davvero un organo centrale nella vita della scuola: delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo, stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico, decide in merito alla partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative, ha potere deliberante sull’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, e in particolare adotta il Piano dell’offerta formativa elaborato dal Collegio dei docenti.
La nostra Costituzione affida un ruolo fondamentale nell’educazione dei giovani sia alla famiglia, sia alla scuola: il nostro sforzo deve essere quello di non creare contrapposizioni, ma sinergie. Nel rispetto dei ruoli: quello della famiglia che deve rimanere centrale nelle scelte educative e quello della scuola caratterizzato dalla libertà di insegnamento. Al riguardo va rivalutato il Patto educativo di corresponsabilità, la cui sottoscrizione dovrebbe avvenire con maggiore consapevolezza.
I nostri figli trascorrono molte ore al giorno a scuola, lì crescono culturalmente e umanamente, lì nascono rapporti duraturi. A scuola nascono i futuri cittadini, gli uomini e le donne che guideranno la società: da qui la necessità di mettere al centro la dignità della persona umana in un mondo che rischia di far prevalere la tecnica sulla scienza e sulla coscienza, da qui l’importanza del principio di legalità per sconfiggere ogni forma di violenza, di sopruso e di disonestà.
Due cose mi stanno molto a cuore: il dialogo fra tutte le componenti scolastiche, nella consapevolezza della centralità degli studenti, che rappresentano la ragione del nostro impegno; l’impegno per una scuola che non lasci indietro nessuno, potenziando le iniziative didattiche di recupero, e favorendo la partecipazione ad attività integrative, scambi culturali e viaggi di istruzione.
La scuola deve davvero essere una comunità educante, nella quale ognuno deve e può far sentire la propria voce: nel rispetto di ruoli e competenze bisogna valorizzare l’impegno di tutti.
Marco Calandrino, genitore candidato per il Consiglio di Istituto del Liceo scientifico «E. Fermi» di Bologna
Bologna Sette, 20 novembre 2022