UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Scendono in campo gli atenei cattolici

Il coinvolgimento delle università nel patto educativo presentato dall’arcivescovo Zani, segretario del dicastero vaticano per l’educazione
16 Ottobre 2020

Quattro ambiti di studio e progettualità con altrettante università cattoliche come capofila. Ecco come proseguirà nei prossimi mesi il cammino di elaborazione del Patto educativo globale. Lo ha illustrato il segretario della Congregazione per l’educazione cattolica, l’arcivescovo Vincenzo Zani, nel corso dell’evento alla Lateranense. E proprio il cosiddetto «ateneo del Papa» coordinerà l’area dedicata al tema «pace e cittadinanza». «Un tema che è presente da tempo nei nostri percorsi formativi» spiega il rettore Vincenzo Buonomo, sottolineando che il corso di laurea in Scienze della pace rappresenta «un percorso che ha come obiettivo quello di formare professionisti capaci e completi per operare in favore della pace».

Presente all’evento di ieri anche il rettore dell’Università Cattolica di Milano, Franco Anelli, anch’essa capofila di un ambito «fraternità e sviluppo». «In questo campo – ha spiegato nel suo intervento il rettore dell’ateneo – mettiamo in pista i nostri centri di ateneo, che sono caratterizzati da un approccio plurimo e interdisciplinare, la Cattedra Unesco proprio sullo sviluppo umano e la solidarietà, e l’Alta scuola per l’ambiente. E ora un nuovo Osservatorio per l’educazione e la cooperazione internazionale.

Sarà invece l’Università cattolica Notre Dame negli Stati Uniti a coordinare il lavoro degli atenei, delle scuole e delle istituzioni che vorranno concentrarsi sul tema della «dignità e dei diritti umani». Infine la Pontificia Università Javeriana di Bogotà, capitale della Colombia, sarà l’ateneo capofila per l’ambito denominato «ecologia integrale». Nei rispettivi videomessaggi, i responsabili dei due atenei stranieri hanno espresso gratitudine per la scelta e l’impegno a proseguire nel cammino. «Ovviamente restiamo aperti alle adesioni, alle osservazioni e ai suggerimenti di tutti» ha tenuto a precisare l’arcivescovo Zani, ricordando anche che in questo ultimo anno la Congregazione per l’educazione cattolica ha dato vita a molti convegni e seminari sul tema del Patto educativo globale, a cui «si sono aggiunte tante iniziative dei singoli Paesi». Un impegno di cui si è avuta una eco anche nell’evento alla Lateranense, grazie all’intervento di alcuni studenti stranieri e di diverse religioni che hanno partecipato al cammino di quest’anno: dal buddista giapponese Hiro, al musulmano algerino Mohammed, alla suora del Congo-Brazzaville suor Rita. Ma anche l’Università Lumsa di Roma ha presentato il proprio lavoro di racconta e diffusione di progetti in campo educativo in linea con gli obiettivi del Patto educativo globale.

Enrico Lenzi

Avvenire, 16 ottobre 2020