UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

San Calasanzio e l’arte dell’educazione integrale dei ragazzi

Un convegno a Savona sulla presenza degli Scolopi e delle Scuole Pie in Liguria. Una storia di carità ed evangelizzazione
19 Ottobre 2022

Convegno internazionale venerdì a Savona sulla presenza delle “Scuole Pie” in Liguria nell’ambito dell’“anno calasanziano” che ha già visto nei mesi scorsi iniziative volte a far conoscere la figura di san Giuseppe Calasanzio a quattro secoli dal suo arrivo in città, nonché a ricordare l’importanza delle sue scuole nel tessuto locale dove sono rimaste aperte sino al 1971.

Organizzato dalle associazioni “A. Campanassa” e “Amici degli Scolopi”, sostenuto dalla fondazione “Agostino De Mari” insieme alla diocesi di Savona-Noli, la casa generalizia degli Scolopi, l’Università di Genova, l’Ufficio scolastico regionale per la Liguria, la Regione Liguria e il Comune di Savona, l’appuntamento, dalle 15 nella Sala Rossa del Municipio, dopo i saluti delle autorità, vedrà approfondire diversi aspetti. Non solo quelli legati alle attività dei discepoli del santo pedagogo che a Savona e Finale Ligure dal ‘600 del secolo scorso hanno formato tante generazioni, ma anche quelli inerenti la proposta dell’“inventore” – nel 1597 – delle prime scuole popolari gratuite in Europa, nonché l’eredità raccolta dagli Scolopi. Un Ordine che oggi conta milleseicento membri – tra sacerdoti e fratelli – presenti in ben trentasei Paesi e quattro continenti, impegnati a declinare le indicazioni del fondatore. Ovvero a dare concretezza all’educazione integrale dei bambini e dei giovani. «Missione nobilissima e fonte di grandi meriti», in particolare se indirizzata «all’educazione dei fanciulli, specialmente poveri», per usare le parole del Calasanzio. Che aggiungeva: «Chi si fa loro maestro e, attraverso la formazione intellettuale, s’impegna a educarli, soprattutto nella fede e nella pietà, compie in qualche modo verso i fanciulli l’ufficio stesso del loro angelo custode, ed è altamente benemerito del loro sviluppo umano e cristiano». Insomma: carità, giustizia, evangelizzazione, crescita morale. Oltre che acquisizione del sapere e sviluppo di attitudini, senza una particolare didattica, ma raccomandando «un metodo facile, utile e il più possibile breve».

Al convegno di Savona sono annunciati diversi docenti di atenei italiani. Tra loro Simona Negruzzo dell’Università di Bologna con una relazione sull’insegnamento e l’educazione nell’età delle riforme, secoli XV e XVI; Paolo Calcagno dell’Università di Genova con un contributo sulla nascita degli istituti calasanziani fra ‘600 e ’700 in Liguria che metterà a confronto contesti e realtà del tempo; Alberto Tanturri dell’Università Cattolica del Sacro Cuore con un intervento sulla proposta pedagogica scolopiana. Ma ci saranno anche padre Pedro Aguado, rieletto quest’anno superiore generale degli Scolopi, che partendo dalla passione per l’educazione del fondatore traccerà le linee di secoli di impegno educativo; Alessandro Clavarino della direzione dell’Ufficio scolastico regionale con un altro contributo sulle presenze calasanziane sul territorio savonese; infine Sergio Sereni, provinciale degli Scolopi, analizzerà l’identità del suo Ordine, oggi, tra fede e cultura, dialogo e solidarietà. Sabato alle 11, nell’oratorio Nostra Signora di Castello, una Messa concelebrata, presieduta dal vescovo di Savona-Noli Calogero Marino, concluderà i lavori.

Marco Roncalli

Avvenire, 19 ottobre 2022