Genere: Drammatico
Regia: Alessandro Valori
Interpreti: Simone Riccioni, Maria Chiara Centorami, Jacopo Barzaghi, Nancy Brilli, Antonio Catania, Biagio Izzo, Paolo Conticini, Marianna Di Martino
Nazionalità: Italia
Distribuzione: Rainbow e Linfa Crowd 2.0
Anno di uscita: 2017
Soggetto: Tiro Libero racconta la storia del giovane Dario, 25enne di bell'aspetto che grazie allo smisurato talento per il basket, si sposta accompagnato da uno stuolo di fan starnazzanti e ammiratori fastidiosi. Il ragazzo, dal temperamento arrogante e spocchioso, è allo stesso tempo un campione di insulti e cattive maniere, di cui fa sfoggio in piena luce e nei momenti peggiori. Le conseguenze non tardano ad arrivare: mentre il ragazzo fa i conti con la terribile distrofia muscolare, diagnosticata proprio nel mezzo del campionato, la sua lingua lunga lo condanna a svolgere un'attività sociale presso un centro di riabilitazione per disabili.
Sarà nei cinema italiani da giovedì 21 settembre “Tiro libero”, commedia sul mondo dei giovani e dello sport; una storia scritta e interpretata da Simone Riccioni, per la regia di Alessandro Valori. Il Sir ha incontrato in anteprima l’attore, che ha accettato di parlare del progetto nato sulla scia del film “Come saltano i pesci” (2016), opera che si concentrava sulla famiglia oggi, con tutte le sue fratture e opportunità. Ora in questo nuovo film, “Tiro libero”, è lo sport il protagonista, il basket, terreno su cui scende in campo anche la disabilità, il desiderio di riscatto di giovani sulla sedia a rotelle che vogliono solamente andare a canestro, come tutti.
Dopo il riuscito “Come saltano i pesci”, ecco un nuovo progetto con il regista Alessandro Valori. Come è nato “Tiro libero”?
“Squadra che vince non si cambia”, usando una nota espressione sportiva. “Tiro libero” è frutto di uno dei miei viaggi ad Alessandro, lungo l’autostrada Roma-Macerata. Il progetto viene da lì, da quelle due ore di macchina. Una storia che attinge alla vita reale, in verità, quella di un mio amico, cui è stata diagnosticata una malattia invalidante, la sclerosi multipla; una vicenda sofferta ma dai risvolti sorprendenti, positivi ed edificanti. Ho chiesto dunque il permesso di rendere nota questa storia, cui si inserisce il tema dello sport, in particolare il basket, una delle mie grandi passioni. In passato, infatti, ho giocato in serie A con la Sutor Montegranaro e ora sono ritornato in campo nella serie C1, per puro divertimento e riassaporare di fatto lo spirito di squadra. E da tutto questo, dall’incontro tra lo sport e una vita che pur piegata dalla disabilità non si arrende, è nato un film e insieme un libro, scritto con Jonathan Arpetti, che sarà nelle librerie dal 19 settembre.
Lo sport dunque come occasione di incontro e inclusione?
Rispetto al film precedente “Come saltano i pesci”, “Tiro libero” affronta il tema dello sport come ambito dove mettersi in discussione, ma soprattutto in dialogo con l’“altro”, con coloro che vivono un’abilità diversa, che spesso purtroppo finiscono per essere emarginati o scartati dalla dimensione partecipativa. Il protagonista del film, Dario, inizialmente è arrogante, pronto a sfidare qualsiasi persona o situazione, compreso Dio. Il suo modo di pensare, di vivere, inizia poi a cambiare grazie all’incontro con dei bambini, costretti sulla sedia a rotelle, ma desiderosi di essere come tutti gli altri, pronti a gareggiare in una partita di basket. Un’esperienza trasformante per il protagonista, un’occasione straordinaria anche per me:
tre dei ragazzi attori nel film sono realmente sulla sedia a rotelle e l’incontro con loro è stato intenso, magico. Quando hanno saputo della fase di produzione, si sono messi direttamente in contatto con me, perché volevano espressamente essere parte del progetto, far vedere che è possibile giocare a basket o a qualsiasi altro sport nonostante la carrozzina, la diversa abilità. Un racconto pertanto che diventa socialmente rilevante, dalle profonde ricadute educational.
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Sergio Perugini
Leggi anche: Basket e disabilità. “Tiro libero”: una bella “parabola” (Agenzia Sir) al link: https://agensir.it/italia/2017/09/19/basket-e-disabilita-tiro-libero-una-bella-parabola/