UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Lorenzo Milani, l’artista che trovò Dio

Nel libro di Valentina Alberici gli anni giovanili di don Milani, in cui la passione per l’arte ebbe un ruolo determinante
7 Luglio 2017

Valentina Alberici

Lorenzo Milani, l’artista che trovò Dio

Paoline 2017

Pagine 186

€ 22,00

Al visitatore che sale a Barbiana, ancora oggi il Santo Scolaro racconta molto della vita di don Lorenzo Milani, l'artista che divenne prete e si ritrovò, da maestro, a perdere la testa «dietro poche decine di creature», trovando Dio come un premio.

Termina così il volume di Valentina Alberici “Lorenzo Milani, l'artista che trovò Dio”, pubblicato dalle Paoline in occasione del 50° anniversario della morte del Priore di Barbiana. L'Autrice in queste ultime righe ha condensato pagine di ricerca e di documenti sull'esperienza artistica di don Milani e su quanto essa abbia segnato il suo percorso umano e sacerdotale.

Il Santo Scolaro è un mosaico dell'altare laterale della piccola chiesa di Barbiana che i ragazzi della scuola hanno realizzato nel 1961 su disegno di don Milani che con questo lavoro intendeva rendere omaggio ai suoi eroici, piccoli monaci, che sopportano senza un lamento e senza pretese 12 ore quotidiane feriali e festive di insopportabile scuola, come lo stesso don Milani scriverà a Elena Pirelli il 28 settembre 1960.

Giovanissimo e inquieto, Lorenzo Milani aveva dichiarato ai genitori la sua scelta di non frequentare l'università e di diventare pittore, scelta da cui la famiglia tenterà invano di farlo desistere. La pittura - la sua biografia e il giudizio del suo maestro, il grande pittore, Hans-Joachim Staude lo confermeranno - non era l'approdo che cercava. Non che gli mancasse talento, ma il suo spirito cercava altrove. Nel periodo in cui frequenta l'Accademia di Brera, incontrerà personalità rilevanti del mondo artistico del primo Novecento che arricchiranno il suo forte carattere e la sua grande sensibilità culturale.

Il saggio di Valentina Alberici documenta questo periodo dedicandovi tre dei sei capitoli che lo compongono. Non esistono molti libri dedicati a questo interessante aspetto della formazione culturale del giovane Milani; per questo il lavoro di Valentina Alberici è particolarmente prezioso.

(Beatrice Salvioni)