UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Roma, le parole chiave dell’ascolto per i docenti

L’integrità, la bontà e la perseveranza: le indicazioni affidate dal cardinale vicario Angelo De Donatis agli insegnanti di religione
5 Ottobre 2022

Nella Messa di inizio anno scolastico, che ha celebrato martedì sera nella basilica di San Giovanni in Laterano per gli insegnanti di religione cattolica della diocesi, il cardinale vicario Angelo De Donatis ha voluto fornire «tre indicazioni su come vivere il vostro meraviglioso servizio nei confronti dei ragazzi». Ricordando che «come Chiesa di Roma stiamo dedicando questo tempo all’ascolto», il porporato ha sottolineato che si tratta di «un’arte da re-imparare ogni giorno, come dice il Papa, perché non è una strategia ma uno stile di vita, che quindi richiede conversione».

Ecco allora tre parole chiave utili per «entrare sempre più nella dimensione dell’ascolto con gli alunni - sono ancora le parole di De Donatis -, che definiscono tre qualità del cuore umano – più che dell’orecchio - capace di ascolto e che lo rendono autentico: l’integrità, la bontà e la perseveranza». In primo luogo, un rimando alla fonte dell’ascolto: «Un cuore integro sa ascoltare tutta la Parola di Dio, senza selezionare quello che ci piace, scartando quello che non è secondo i nostri gusti – ha detto De Donatis -. Il cuore viene unificato da questo ascolto integrale, vincendo quelle scissioni interiori spesso determinate dal cercare solo quello che è secondo il nostro piacere».

Di seguito, De Donatis ha indicato «la bontà, che ricorda che un terreno accogliente è costituito dalla persona che ha cura di far maturare le proprie qualità umane perché le qualità spirituali hanno bisogno di affondare le loro radici in un’umanità matura, riconciliata, pacificata». Infine l’ultima consegna: «È necessaria la perseveranza – ha detto ancora il cardinale -: perché è facile un’accoglienza gioiosa, che però rischia di svanire ed evaporare alle prime difficoltà che sopravvengono o alle prime distrazioni e suggestioni».

Concludendo De Donatis ha sottolineato come «queste tre qualità rendono la nostra vita luminosa e ci auguriamo di essere così nel quotidiano, dove il Signore ci ha posti ad annunciare il Regno di Dio», perché «la verità della Parola di Dio ascoltata ci consente di essere nella luce e di rimanere nella pace anche quando situazioni esteriori possono preoccuparci, e ci permette di valutare e di discernere anche se intorno a noi ci sono tenebre o nebbie, che impediscono di vedere bene». Da ultimo un monito: «Attenzione a “come” ascoltate. Non dobbiamo infatti preoccuparci di essere solo luminosi noi stessi ma anche di illuminare gli altri – ha detto De Donatis -, questa è un’altra qualità necessaria dell’ascolto» perché «Gesù invita a fare attenzione a come ascoltiamo, non chiedendoci solo custodia e obbedienza ma anche trasparenza». Allora «la nostra vita deve far trasparire la luce della Parola di Dio a vantaggio di altri perché possano rallegrarsene», ha concluso il cardinale.

Al termine della celebrazione ha portato il suo saluto agli insegnanti di religione il nuovo direttore dell’Ufficio scuola Rosario Chiarazzo, che ha espresso la volontà e il desiderio di «tenere i contatti con tutti i docenti, approfondendo il dialogo attraverso iniziative diverse, che metteremo in campo anche grazie al vostro aiuto perché lo scambio e il dialogo sono decisivi» affinché «ognuno senta di appartenere ad una diocesi e non solo ad una categoria professionale». Anche don Giuseppe Castelli, vicedirettore dell’Ufficio e incaricato per la Scuola cattolica, ha espresso il suo «ringraziamento affettuoso» agli insegnanti, evidenziando che «come Ufficio ci sentiamo a servizio dell’unità di questo corpo docente».

Michela Altoviti

Roma Sette, 3 ottobre 2022